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Legge di Bilancio 2025, su Affaritaliani.it il testo integrale: 144 articoli. Ecco la manovra del governo. Anteprima

Di Alberto Maggi

Dal 2025 il venerdì estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto

Tre i relatori di maggioranza: per Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli, per Forza Italia Mauro D'Attis e per la Lega Silvana Comaroli

Il testo della Legge di Bilancio per il prossimo anno è stato firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Contiene 144 articoli, che comprendono le misure fiscali, come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa. 


IL TESTO INTEGRALE DELLA MANOVRA

 

I compensi corrisposti agli organi amministrativi di vertice degli enti e degli organismi che rientrano nell'elenco Istat individuati con Dpcm, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro giugno 2025, nonché degli enti, organismi e fondazioni che ricevono, "anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma", contributi a carico della finanza pubblica, "non possono superare il limite dell'importo annuo corrispondente al 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo spettante al primo presidente della Corte di cassazione". Lo prevede il testo della legge di bilancio in cui si specifica che la norma vale per le nomine a partire dal primo gennaio 2025.

LEGGI IL TESTO DELLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA SULLA LEGGE DI BILANCIO

Dal 2025 nella giornata di venerdì ci sarà una estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto. Se tale estrazione aggiuntiva ricorre in un giorno di festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio nazionale sarà posticipata al primo giorno feriale successivo ovvero, in casi eccezionali, è anticipata al primo giorno feriale antecedente, con provvedimento direttoriale dell'Agenzia delle dogane, garantendo la continuità progressiva dei concorsi. Il Fondo per le emergenze nazionali è incrementato di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.

Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dalla manovra. "Sono escluse dal computo dell'ammontare complessivo degli oneri e delle spese - si legge - le spese sanitarie detraibili" così come "sono esclusi" gli oneri "sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024". Inoltre "a fini del presente articolo il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale".

Sarà estesa al 31 dicembre 2027 la garanzia per i mutui per l'acquisto della prima casa per gli under 36. Lo prevede il testo bollinato della legge di Bilancio. A tal fine, inoltre, la dotazione del Fondo di garanzia è incrementata di 130 milioni di euro per il 2025 e di "270 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027".

Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell'1,3% nel 2026.  Quest'ano scadeva l'aumento del 2,7% previsto con la legge di Bilancio per il 2024. Le pensioni arriveranno a 617,9 euro dai 614,77 attuali perché la base di calcolo è quella precedente all'aumento del 2,7% dato l'anno scorso maggiorata con il recupero dell'inflazione pari all'1%.

All'interno del testo bollinato della legge di Bilancio trova spazio un'estensione per tutte le imprese dell'imposta sui servizi digitali (la cosiddetta web tax) a prescindere dal fatturato annuo. Si prevede, infatti, che "sono soggetti passivi dell’imposta sui servizi digitali i soggetti esercenti attività d’impresa che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali" senza specificare limiti di ricavi oltre i quali scatterebbe l'imposta. Attualmente, infatti, la web tax si limita alle grandi aziende del digitale che "singolarmente o a livello di gruppo" realizzano "un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferiore a euro 750milioni di euro" e "un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferiore a euro 5,5 milioni di euro".

L'esame della manovra quest'anno partirà dalla Camera, in base al principio dell'alternanza. Le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento - secondo quanto viene riferito - dovrebbero iniziare il 28 ottobre mentre il termine degli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l'8 e il 10 novembre. Tre i relatori di maggioranza: per Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli, per FI Mauro D'Attis e per la Lega Silvana Comaroli.

"Tenevo a dirvi, sia da parte mia, che da parte del ministro Giancarlo Giorgetti che siamo ben consapevoli delle difficoltà che state incontrando nel gestire l'operazione del concordato, ma ci diventa impossibile, non per cattiva volontà nostra, aderire alla vostra richiesta di differire questo termine". Parola del viceministro dell'Economia Maurizio Leo, intervenuto con un videomessaggio, al convegno alla Camera di quattro sindacati dei commercialisti (Anc, Andoc, Fiddoc, Unico), sulla scadenza del 31 ottobre. "Situazioni oggettive legate alla Legge di Bilancio" impediscono al governo di concedere la proroga della scadenza del concordato preventivo biennale, fissata per l'ultimo giorno del mese di ottobre.