Legge elettorale, Renzi vuole votare col Legalicum. Poi avrà tre strade
Renzi vuole votare col Legalicum. Poi avrà tre strade per il governo. Legge elettorale, la strategia del PD
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Voglio vedere come fanno a fare il listone unico Salvini e Berlusconi. Impossibile". Ostenta sicurezza un parlamentare dem non vicinissimo a Matteo Renzi parlando con Affaritaliani.it del dibattito sulla legge elettorale. Ciò che emerge dietro le quinte, al di là dei proclami ufficiali, è che la volontà di riformare il sistema con il quale andremo alle urne è davvero poca. Almeno nel PD, minoranza di Orlando a parte, così come nei 5 Stelle.
La Lega e Forza Italia restano gli unici, anche se partendo a punti di vista differenti e con obiettivi scarsamente conciliabili, ad invocare uno scatto del Parlamento. D'altronde Renzi, che gli ex PD di Bersani e Speranza non rivogliono a Palazzo Chigi, non ha alcun interesse a modificare la legge elettorale in senso maggioritario. Il Legalicum, ovvero l'Italicum corretto dalla Consulta che assegna il premio di maggioranza alla prima lista e non consente le coalizioni, è perfetto per i desiderata dell'ex premier.
Andare alle urne cercando di prendere il maggior numero di voti per battere il M5S e poi vedere che fare in Parlamento sul tema alleanze di governo. Pare proprio questa la strategia di Renzi. In questo potrà avere aperte almeno tre strade (che dipendono ovviamente dai numeri e dai seggi in Parlamento). Una riedizione dell'attuale esecutivo con i centristi di Alfano, una grande coalizione con Forza Italia modello governo Letta o il ritorno al Centrosinistra con un'intesa con Pisapia. Il tutto, però, nella speranza che il Centrodestra non faccia il miracolo e si presenti con un listone unitario. Ipotesi che esiste ma alla quale nel PD non credono.