Politica
Letta vuole tornare a Parigi? Al massimo può fare "la segretaria"
C'è da considerare il fatto che il numero uno dimissionario del Pd ha fatto in Italia una serie di figuracce che hanno avuta ampissima eco internazionale
Inoltre c’è da considerare il fatto che Letta ha fatto in Italia una serie di figuracce che hanno avuta ampissima eco internazionale, riportate dai giornali di tutto il mondo per il fatto che la sua gestione ha permesso di andare al potere la prima donna in Italia e soprattutto una donna che proviene da un partito, il Movimento Sociale Italiano, che si rifaceva direttamente al duce del fascismo, Benito Mussolini.
Si pensi alla sceneggiata con Carlo Calenda, anch’esso fan di Draghi, che lo abbandonò in diretta televisiva dalla Annunziata aprendo la strada alla formazione del “Terzo Polo” con Matteo Renzi che comunque un minimo di risultato elettorale accettabile alla fine lo ha tirato su. Nel frattempo il Pd targato Enrico Letta e con stella polare la mitica “Agenda Draghi” ha imbarcato Nicola Fratoianni (e la moglie) che è stato il maggior oppositore di Draghi. Un comportamento schizofrenico che ha disorientato gli elettori, anche quelli più avveduti.
Ma questi, se vogliamo, sono errori tattici. L’errore principale, quello strategico, è stato quello di non fare l’alleanza con i Cinque Stelle di Giuseppe Conte, proseguendo la linea impostata a suo tempo dal precedente segretario Nicola Zingaretti sulle cosiddette “larghe intese” che avrebbe potuto almeno competere con la corazzata del centro-destra. E non contento, è riuscito a anche ad imbarcare il fallimentare Impegno Civico di Luigi Di Maio, che neppure lui è stato capace di farsi eleggere.
Possiamo quindi tranquillamente dire che Enrico Letta ha sbagliato tutto lo sbagliabile non azzeccandone neppure una che è una. Inoltre, il discorso di risposta che ha fatto a Montecitorio a Giorgia Meloni è stato di una flebilità mai registrata nella storia repubblicana di un partito che comunque è erede del Partito comunista italiano e dell’ala sinistra della Democrazia Cristiana.
Meno male per lui che lo stipendio, peraltro lautissimo, da parlamentare è riuscito a portarselo a casa che magari era capace di farsi fuori da solo. Se ci mettiamo la sbandata pre-Alzheimer degli “occhi di tigre” possiamo capire l’imbarazzo dei vertici francesi e l’assoluta voglia di scaricarlo.