Politica
Liguria, non solo Burlando. C'è tanto Pd nello scandalo, tra nomine e veleni
Indagato anche Mauro Vianello, imprenditore del porto e molto vicino ai dem. Il capo della "corrente portuale" del Pd
Liguria, tra gli indagati anche il capo della "corrente del porto" del Pd. Considerato vicinissimo a Schlein
L'inchiesta che ha travolto la regione Liguria rischia di coinvolgere in maniera sempre più evidente anche il Pd. Uno degli indagati, infatti, è Mauro Vianello, 70 anni, imprenditore vicino al Pd. Si tratta del presidente della Santa Barbara, impresa specializzata nei servizi di prevenzione e antincendio del Porto di Genova. Con una accorata lettera agli iscritti, il segretario cittadino del Pd Simone D’Angelo, responsabile finanziario della società Santa Barbara di proprietà dell’imprenditore Mauro Vianello, - riporta Il Corriere - prende le distanze dal suo datore di lavoro, che più volte si è autocelebrato come eminenza grigia del partito. "Nessuno può dire di comandare il Pd". Ma è in questa specie di cortocircuito tra un dipendente e il suo capo, entrambi democratici tendenza Schlein, che si annida un piccolo e non troppo armonioso groviglio, foriero di possibili grane politiche.
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Vianello, accusato di corruzione, era considerato l’esponente più importante di quella che i maligni già definiscono come la corrente portuale del Pd. Vianello appartiene - prosegue Il Corriere - all’ala che guarda a Schlein e ad Andrea Orlando, che nel caso può puntare il dito sulle foto dell’incontro di Spinelli con la guida spirituale del Pd riformista Claudio Burlando e il vicepresidente del consiglio regionale Armando Sanna. Come dimostra il passato recente, la storia del Pd ligure è fatta di veleni e sospetti reciproci, che portarono alla disastrosa sconfitta del 2015, viatico ai nove anni di Giovanni Toti. Vianello, - riporta Il Corriere - prima delle elezioni politiche del 2022 si era augurato per il bene del porto che il leghista genovese Edoardo Rixi diventasse ministro delle Infrastrutture.