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Liguria, Toti attacca il governo. "Distanze in treno? Basta.Non c'è emergenza"

Il presidente non ci sta: "Si crea allarme ingiustificato. Non possiamo essere governati dal Cts"

Liguria, Toti attacca il governo. "Distanze in treno? Basta.Non c'è emergenza"

Giovanni Toti attacca il governo: "Non c'è nessuna emergenza, le distanze in treno non servono". Il governatore della Liguria non ci sta e dopo l'ennesima ordinanza imposta da Roma sbotta. "Mi sembra che questo governo - spiega al Corriere della Sera - continui con una strada e una metodologia veramente spiacevole, con un’ordinanza a metà estate che ci riporta alle conferenze stampa notturne senza che vi siano più quelle urgenze di drammaticità. L'ordinanza non sta in piedi, crea allarme ingiustificato, è sbagliata nella forma e nel merito".

"Nessuno - prosegue Toti - sottovaluta ma non si può gridare al lupo al lupo al minimo allarme, in questo momento in Liguria ci sono 20 ricoverati di media intensità di cura e zero persone in terapia intensiva. In questo momento non esiste alcuna allerta a livello clinico e ospedaliero e i numeri dei positivi al Covid dipendono, come ho sentito sostenere anche da Zaia, dalla migliorata capacità di tracciare i contagi. Francamente in un Paese che sta cercando di rialzare la testa non si possono fare dei passi indietro in modo affrettato, unilaterale e allarmistico".

Nessun passo indietro da parte del presidente Toti sul distanziamento nei treni. "Non ci penso nemmeno, i dati clinici che fra l’altro raccogliamo noi mi dicono che oggi non c’è alcuna emergenza, e parlo della Liguria ma anche del resto del Paese. Pensano di poter decidere tutto a Roma. Dopo averci bloccate le autostrade non si può bloccare tutto in un fine settimana di estate".