Elezioni Europee 2019: Lilli Gruber candidata di Sofri contro il nazionalismo
Adriano Sofri auspica che la conduttrice di Otto e mezzo si presenti per Bruxelles a capo di un fronte europeista
"Ho ascoltato e visto Lilli Gruber da Fabio Fazio. Penso che non ci siano candidati migliori di lei a guidare un vasto schieramento europeista e democratico alle elezioni europee". Così parlò Adriano Sofri in un editoriale sul Foglio. Dopo l'investitura di Rula Jebreal alla Leopolda quale candidata di Matteo Renzi per Bruxelles, ecco che un'altra celebre giornalista viene invitata a candidarsi alle prossime consultazioni per il rinnovo dell'Europarlamento.
"Perché lei?" continua Sofri nella sua lunga disamina. "Parecchie buone ragioni. Conosce il mondo e le sue lingue. L’Europa, di cui è stata buona parlamentare. L’altra sponda del Mediterraneo e il medio oriente, in cui è stata inviata ed efficace scrittrice. Ha una vastissima esperienza di figurine pubbliche, che per anni ha convocato alla sua tavola tenendo più o meno a bada la propria competenza mediamente molto superiore alla loro".
Sofri ci tiene a ribadire che la sua non è una captatio benevolentiae per farsi invitare a Otto e mezzo ("non sono suo amico"), né potrebbe sostenere alle urne un'eventuale candidatura della Rossa nazionale, visto che, com'egli ricorda, è privato del diritto di voto. "Non devo sistemarmi" scrive, "e sono angosciato per i tempi che corrono".
Quindi ricorda il passato politico della Gruber: "Da candidata europea nel 2004 fece il pieno dei voti in ambedue le circoscrizioni in cui si era presentata. Se ne dimise nel 2008 per nostalgia del giornalismo, la sua vocazione".
"Mi piacerebbe sentire le obiezioni" chiede poi Sofri, dando per scontato che ve ne siano. "E’ antipatica? Può darsi, chi non lo è. Troppo settentrionale e raffinata per ascoltare e farsi ascoltare dalle famose genti del sud? Siete troppo pessimisti sulla gente del sud e su Gruber".
Ma il punto più interessante dell'arringa è: "Ha gestito il suo prestigioso programma in modo da favorire di fatto l’inconcepibile governo leghista-grillino? Penso anch’io di sì, in parte: è gran tempo di rimediare. Forse non ne ha alcuna voglia? E’ possibile, probabile, riguarda lei. Avete una candidata, o un candidato, “unitario”, migliore, più capace e più efficace?".
Peculiare che Sofri tacci la Gruber di aver favorito il governo Lega-m5s, quando da moltissimi leghisti e grillini (nonché da gran parte della Destra italiana, anche estrema) viene vista come una specie di "belva" del Bilderberg sguinzagliata contro il "governo del popolo" o agente in missione per conto di Soros e dei "poteri forti". Ciò detto, la Gruber senz'altro sarebbe una candidata fortissima e, ricordando l'exploit del 2004, quando batté lo stesso Silvio Berlusconi, siamo certi che farebbe sfracelli alle urne. Da fautori dell'imparzialità dei giornalisti, tuttavia, auspichiamo che la brava Gruber declini l'invito di Sofri e resti al suo posto a Otto e mezzo continuando a sembrare "filogrillina" agli "antigrillini" e "filopiddina" agli "antipiddini", il che è pur sempre segnale di giornalismo equidistante, o che almeno prova a esserlo, fermo restando il penchant politico di ciascuno. Oggigiorno merce rara.