Politica

Lo scioglimento delle Camere? Deve spettare al Primo Ministro

di Paolo Becchi e Giuseppe Palma

Pesi e Contrappesi della riforma sul premierato. L'analisi di Paolo Becchi e Giuseppe Palma

Mantenere il sistema del bicameralismo paritario: di fronte ad un primo ministro forte, occorre un Parlamento forte. Nella cornice della forma di governo del premierato il sistema del bicameralismo paritario consentirebbe alle Camere di ponderare e calmierare l’iniziativa legislativa esercitata dal premier e dal governo.  Con un sistema monocamerale, invece, mancherebbe la possibilità concreta per il Parlamento di emendare l’iniziativa legislativa del governo. Mantenere il bicameralismo paritario, contestualmente al premierato, significa mantenere la funzione legislativa nelle mani del Parlamento, lasciando al governo maggiori facoltà nell’iniziativa legislativa e decisionale.

Referendum popolari: uno degli strumenti più efficaci per poter controbilanciare i maggiori poteri del primo ministro è il referendum popolare. Per quanto riguarda quello abrogativo, disciplinato dall’art. 75 della Costituzione, andrebbe abbassato il quorum perché il referendum sia valido. Una ipotesi potrebbe essere quella di abbassarlo dal 50% più uno degli aventi diritti al voto al 50% più uno del numero di elettori che si è recato alle urne alle ultime elezioni della Camera dei deputati. Andrebbe poi introdotto un nuovo tipo di referendum, quello consultivo, utile per chiamare il popolo ad esprimere un suo parere su qualsiasi materia, ovviamente vincolante solo da un punto di vista politico e non giuridico per evitare che le opposizioni, con appena il 15-20% di votanti, obblighino il primo ministro e le Camere a provvedere in modo difforme al programma di governo.

Un Capo dello Stato realmente imparziale. Al cospetto di un premierato come quello sin qui delineato, la figura del Capo dello Stato dovrebbe fungere in sostanza da arbitro imparziale e mero “custode “della Costituzione, senza poteri a fisarmonica e senza poter assumere iniziative politiche come hanno fatto gli inquilini del Quirinale da Scalfaro in poi.

Queste in linea di massima, a nostro avviso, sono le linee guida per un buon funzionamento del Premierato in Italia.