Politica
Lo scioglimento delle Camere? Deve spettare al Primo Ministro
Pesi e Contrappesi della riforma sul premierato. L'analisi di Paolo Becchi e Giuseppe Palma
Qui da noi serve un modello differente, tipizzato in Costituzione, che eviti ribaltoni dovuti a giochetti di palazzo che sviliscono la volontà popolare. L’obiettivo è quello che, chi va a votare, deve sapere che il suo voto sarà decisivo non solo per l’elezione del Parlamento ma anche per la designazione di colui che determinerà la politica di governo.
Abbiamo già scritto su questo giornale pochi giorni fa sul percorso tecnico, e dunque sulle procedure, per giungere al premierato. Qui di seguito, invece, presentiamo una nostra proposta di premierato che potrebbe andare bene all’Italia e sulla quale speriamo si possa aprire una discussione.
Elezione del premier. Diretta o indiretta? Si può prevedere che la nuova Costituzione obblighi le liste o coalizioni di liste ad indicare espressamente nel programma elettorale presentato al Ministero dell’Interno prima delle elezioni, il nome della persona indicata a ricoprire la carica di Primo Ministro, obbligando altresì il Capo dello Stato a nominare premier la persona in tal senso indicata dalla lista o coalizione di liste che ha ottenuto più voti nelle urne (in tal caso saremmo di fronte all’elezione indiretta perché non sussisterebbe l’obbligo di indicare il candidato premier sulla scheda elettorale, come avviene ad esempio nell’elezione dei sindaci).