Politica

M5s, la mail dei veleni. Sospetto Conte: "Di Maio poteva fermare i ricorsi"

Spuntano nuovi messaggi e retroscena sul caos legale intorno alla nomina dell'ex premier. Che sospetta sempre di più un ruolo del ministro degli Esteri

Sentenza sulla nomina di Conte, il M5s ha presentato ricorso

Secondo le voci di venerdì sera "è stato depositato il ricorso per la revoca del provvedimento cautelare ai sensi dell'articolo 669 decies c.p.c.". Si tratta del provvedimento con cui il Tribunale di Napoli ha sospeso l'efficacia del nuovo statuto 5 Stelle e dell'elezione di Giuseppe Conte come leader del Movimento. Intanto, però, continuano i veleni interni. Soprattutto tra Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

M5s, i sospetti di Conte su Di Maio

Intanto, come spiega Repubblica, "il clima di diffidenza ruota attorno a un interrogativo, rilanciato da Conte nelle riunioni riservate: perché il regolamento salta fuori solo ora? Chi lo ha tenuto nascosto fino a oggi, permettendo che i vertici del partito venissero terremotati? Le congetture, nell’inner circle contiano, si dirigono naturalmente verso Di Maio, già accusato di avere remato contro nel match Quirinale. 

Come dice Repubblica,"nelle chat M5S circola da ieri una mail che, sostengono i contiani, inguaierebbe il ministro degli Esteri. Già soprannominato dai suoi avversari interni “Di Mail”, perché nel 2016 raccontò di non avere letto un messaggio in cui veniva informato dell’indagine a carico di Paola Muraro, ex assessora di Virginia Raggi. Era un altro Movimento, in cui un avviso di garanzia significava epurazione politica immediata. Di Maio, all’epoca deputato alle prime armi, ammise l’ingenuità e la cosa finì lì. Ora si muove come un politico navigato. Proprio per questo Conte è sospettoso. E i fedelissimi di più. Con il regolamento in tasca, la bega legale sarebbe finita diversamente, sono convinti. Chi ne conosceva l’esistenza? «Di Maio», che nel 2018 era capo politico, rispondono i fedelissimi di Conte", conclude Repubblica.

LEGGI ANCHE:

Morta in casa da 4 mesi. Avvolta come una mummia sul divano dal compagno

David Rossi, la foto che incastra il pm Nastasi. "Era in quel vicolo, guardi"

Pensioni, a marzo assegni in anticipo e più corposi: ecco di quanto