Politica

M5s, dentro al flop in Abruzzo. La più votata una fedelissima di Casaleggio

di redazione politica

Persi 75mila elettori dal partito di Conte, che non va oltre il 7%. La più votata è Erika Alessandrini, si dimette il capogruppo regionale

M5s, la preoccupazione tra i parlamentari: "Disfatta storica", "punto di non ritorno"

Il M5s deve fare i conti con la pesante sconfitta subita in Abruzzo. Non solo per non aver vinto, ma a causa dei pessimi numeri in termini di preferenze ottenuti. Giuseppe Conte ammette il "risultato modesto", ma all'interno del partito le acque sono molto più agitate di quanto faccia intendere il leader. I toni utilizzati nelle chat del partito - riporta Il Corriere della Sera - sono accesi. Da "disfatta storica", a "crollo epocale", per finire a "punto di non ritorno". Quello che è certo, al di là dei termini con cui definire o meno la sconfitta, è il dato numerico. Il voto per le Regionali 2024 ha fatto segnare il peggior risultato di sempre dei Cinque Stelle in Abruzzo. In tre Regionali, tre Politiche e due Europee gli stellati non erano mai scesi sotto quota 100 mila preferenze (il dato più basso era quello relativo alle ultime Politiche, quelle del 2022, con 115.336 voti): ora si sono attestati a 40.629 voti, praticamente un terzo degli elettori di 18 mesi fa.

Leggi anche: Elezioni Abruzzo, la vittoria è quella di Schlein su Conte. Catastrofe M5s

Leggi anche: Abruzzo: Centrosinistra al palo, il “campo largo” era solo un miraggio

Un modesto 7% in Abruzzo per i grillini. Di sicuro, il nuovo corso sembra non aver avuto impatto nella Regione. E non sono solo i numeri a dirlo: la più votata del Movimento, Erika Alessandrini, 2.463 preferenze ottenute, è - prosegue Il Corriere - da sempre molto vicina a Enrica Sabatini, moglie di Davide Casaleggio. A pagare è Gianluca Castaldi, coordinatore regionale del M5S in Abruzzo, che annuncia le proprie dimissioni via social: "Il cuore e l’impegno non sono bastati a battere i loro candidati. Apro la mia personale riflessione sul ruolo da coordinatore e la metto nelle mani del presidente". Conte dal canto suo incita a "lavorare con sempre più forza sul nostro progetto di radicamento nei territori". "Dobbiamo farlo sulla scia della vittoria ottenuta in Sardegna", conclude il leader del M5s.