Politica

M5s, Di Maio: "Ribelli? Una decina di spaventati quando alzo voce"

Dalla riunione dei capigruppo spunta un possibile documento di sfiducia al leader politico

Continua l'agitazione interna al Movimento Cinque Stelle. Almeno secondo Repubblica, che spiega come mercoledì sera, alla Camera, si siano riuniti i 14 capigruppo delle diverse commissioni pentastellate. Una riunione in seguito alla quale uno di loro avrebbe tirato fuori un messaggio recapitato poi a Luigi Di Maio: "Se i toni non cambiano, se a guidare le danze dev'essere Alessandro Di Battista e i retroscena che ci danno pronti per il voto non vengono smentiti, faremo firmare a tutti un documento per sfiduciare il capo politico". 

Secondo Repubblica, molti parlamentari M5s non condividono la linea dura di Di Maio, in particolare sul Mes, e soprattutto non condividono la linea di Di Battista, che resta sempre molto ostile ai partner di governo, dal Pd a Italia Viva. E i parlamentari ricordano che Beppe Grillo ha dato precise indicazioni che il governo deve durare. E se l'elezione del capogruppo unico alla Camera di Francesco Silvestri, vicino a Di Maio, è stata rinviata forse anche per la sollevazione dei parlamentari, spunta quella di Elio Lannutti per le commissione banche, non certo un nome distensivo.

 M5s: Di Maio, ribelli? Una decina spaventati quando alzo voce

"Sicuramente ci sono una decina che sono spaventati quando io alzo la voce, ma io non rinuncio alle nostre battaglie e vengano allo scoperto...": cosi' il capo politico Di M5s, Luigi Di Maio, ha commentato a Radio captal il documento Di sfiducia che minaccerebbero Di presentare i capigruppo M5s nelle commissioni parlamentari. "Sono onorato del settimo titolo consecutivo Di 'Repubblica' su Di me...", ha ironizzato il ministro degli Esteri sul retroscena apparso sul quotidiano, "il Movimento ha sempre trattato le situazioni Di governo in maniera leale. Quando non siamo d'accordo" su alcuni temi, il Movimento lo dice. Di Maio ha anche difeso Alessandro Di Battista, finito nel mirino dei 'ribelli': "E' sacrosanto che nel movimento non tutti siano d'accordo con me, pero' trattare Alessandro come un corpo estraneo al movimento mi fa male, abbiamo costruito un pezzo Di movimento insieme e se parla Di togliere le concessioni a Benetton e che non possiamo firmare al buio un trattato internazionale come il Mes", io "credo che vada sostenuto".