Politica
M5S, Rimborsopoli travolge anche Lecce. “Buccarella ha annullato tutto: fuori"
Rimborsopoli 5 Stelle anche in Puglia terremoto tra i grillini
LECCE - Il caso, scoperchiato dalle Iene, relativo ai rimborsi dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, revocati subito dopo aver fatto il bonifico, esplode anche nel Salento. “Buccarella dovrebbe già essersi autosospeso: è fuori: in questo momento credo che stia chiarendo con i vertici. Ha annullato tutti gli incontri per la campagna elettorale, ma per ora non risponde al telefono. Barbara Lezzi è in regola, a quanto pare” - spiegano dallo staff M5S salentino. Già da due giorni erano finiti sotto la lente d’ingrandimento tutti i conti correnti dei pentastellati. Chi è in Parlamento, infatti, proprio in coerenza con l’idea che gli stipendi dei parlamentari siano da tagliare, deve versare una cospicua parte dello stipendio in un fondo per il microcredito alle piccole aziende. Due importanti portavoce del movimento sono finiti nel tritacarne: Cecconi e Martelli, ma ora l’inchiesta ha travolto anche un parlamentare salentino. “Il fatto che durante la visita di Di Maio, Filippo Roma delle Iene, abbia chiesto dei rimborsi anche ai nostri parlamentari ci aveva fatto sospettare” - spiegano dallo staff salentino.
Ieri, gli esclusi stavano chiedendo insistentemente conto dei rimborsi ai portavoce: abbiamo scritto un articolo su questo. Ma il silenzio dei parlamentari lasciava presagire l’esplosione di nuovi casi. La questione stava turbando la campagna elettorale del Movimento 5Stelle già da ieri mattina. Oggi è stato diffuso un post, che poi il senatore uscente Maurizio Buccarella avrebbe cancellato dal suo profilo per gli insulti ricevuti. "Ho revocato i due bonifici lo stesso 31 gennaio 2018 perché credevo di poter chiudere quel conto corrente nei giorni immediatamente successivi, cosa che invece non ho fatto (anche per essere stato tre giorni a Roma per i lavori della commissione) e di cui non mi sono premurato di avvertire l'assistenza di Rendiconto o altri del Movimento. Tuttavia in data odierna (12 febbraio) mi risulta che quelle somme sono state accreditate sul Fondo, dopo bonifici disposti da altra banca - spiega il senatore -
Il bonifico del mese di ottobre, invece (datato 27.12.2017 e mai revocato) avrà avuto l'esito naturale sul Fondo di garanzia ministeriale. Non so come si stanno facendo i controlli. Ed è chiaro che l'operazione de Le Iene arriva ad orologeria a poche settimane dalle elezioni per delegittimare il M5S e lasciare campo libero al partito unico degli occupatori della Repubblica”. afferma il Buccarella annuncia quindi che non ha "alcuna intenzione" di prestarsi al "gioco al massacro" e che non sta volutamente rispondendo alle tante chiamate di giornalisti: " non richiederò ed esibiro' alcun estratto conto e per ogni comportamento scorretto che posso aver commesso risponderò solo al Movimento 5 Stelle". Buccarella non vuole prestarsi al massacro e spiega che si è trattato solo di un disguido tecnico e non di una furbata. Eppure, a livello locale gli attivisti sono sconfortati: è una randellata nei denti in piena campagna elettorale.
"Già leggo di 'decine di parlamentari furbetti' e se diamo seguito a questo andazzo della stampa e degli avversari politici, riusciranno a capitalizzare i nostri errori e anche le nostre debolezze umane, dove ci sono state, inseguendoci uno ad uno e sparando nel mucchio pur di danneggiarci. Mi considero intanto autosospeso dal Movimento per tutelare anche la mia serenità personale e familiare. Non me ne vogliano i colleghi, attivisti e candidati con i quali fino a oggi mi sono impegnato nella campagna elettorale, continuo a sostenerli idealmente e cercherò di dare una mano comunque, finché mi sarà permesso" - avrebbe spiegato il senatore sul post poi cancellato. Ma gli esclusi ora vogliono andare fino in fondo. “Vogliamo vedere le carte di tutti i parlamentari uscenti - spiega Mario Giugno - Siamo stati esclusi con pretesti che non spiegavano nulla: Vogliamo sapere se anche i salentini hanno sbagliato, ora pretendiamo di capire perché chi non restituiva le cifre corre per il Parlamento”.
”Il buco supera il milione a 400 mila - spiega un’attivista fello staff - Per Forza ci saranno altri che hanno messo in atto questo meccanismo della revoca del bonifico. Forse era una pratica che alcuni utilizzavano per posticipare i versamenti, non lo so. Noi siamo sconvolti. È un fulmine a ciel sereno. Da ieri siamo nel caos: sapevamo che le irregolarità avrebbero portato all’esclusione. Noi non ci aspettavamo una cosa del genere...Non è il buco di Cecconi, ma non ti autosospendi se non è una cosa seria”. “Il guaio è che l’autisispensione non ti impedisce di essere eletto, soprattutto se sei capolista - spiega uno degli esclusi - sospendi solo la campagna elettorale, dunque. Poi, a chi dice che è una trappola di Berlusconi l’inchiesta delle Iene, io dico che però i rimborsi se li sono tenuti davvero Cecconi e Martelli: quindi, il fatto è vero. E ne verranno a galla altri”.