Politica
M5S: Salvini ha un piano che, se va in porto, annienta Conte

La Corte dei Conte
Abbiamo più volte ribadito in questi appunti che Conte deve tentare di capitalizzare il risultato che ha ottenuto diventando il leader del M5S andando ad elezioni anticipate il prossimo anno. L’impresa è difficilissima, ma spostando Draghi al Quirinale non impossibile.
Ma perché insistere su questa strategia che all’ interno inevitabilmente lo mette in tensione con i suoi parlamentari? C’è un aspetto che sinora nessuno ha considerato, forse neppure Conte. Al momento questo è un governo istituzionale, ma l’azionista di maggioranza, per così dire, resta pur sempre il M5s. Le cose però potrebbero presto cambiare se va avanti il progetto architettato da Salvini. A quest’ultimo l’idea del partito unico in realtà non interessa, gli interessa l’unione dei gruppi parlamentari, anzitutto con FI ma poi anche con tutti i “cespugli” che appoggiano Draghi.
Con questa unione si prenderebbe la maggioranza in tutte le Commissioni parlamentari neutralizzando il partito di maggioranza relativa. E a questo punto Salvini divetterebbe come lui stesso ha dichiarato il “pilastro“ del governo Draghi, che si trasformerebbe di fatto in un governo di centro destra che può tranquillamente finire la legislatura. Certo nessuno toccherebbe la poltrona di Di Maio, tanto la politica estera di fatto la fa Mario Draghi.
Se riesce questo progetto Conte che lo voglia o meno potrà tornare a fare l’avvocato nello studio di Alpa.