Politica
M5S tiepido, imbarazzo nel Pd. Governo, scoppia la 'bomba' Grillo
La Lega sottolinea il doppiopesismo dell'ex comico genovese
Esplode la 'bomba' Grillo nel governo e in particolare nell'alleanza giallo-rossa (tutta da costruire) tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. Le parole forti e inequivocabili del fondatore dei 5 Stelle ed ex comico - "Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale insieme ad altri tre ragazzi", ma "perché allora non li avete arrestati subito? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, perché non c'è stato stupro. Sono ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo" - sono una totale sconfessione della Magistratura proprio da parte di chi, di fatto, ha guidato per anni il 'partito delle toghe', alla Travaglio per intenderci, e di chi ha fatto del grido 'onestà, onestà, onestà' il proprio slogan politico.
Oggi, 19 aprile 2021, segna la fine del vecchio M5S, quello secondo il quale i magistrati avevano sempre e comunque ragione. Dai pentastellati, a parte la velata critica della vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni, sono arrivate timide dichiarazioni di solidarietà a Grillo, ma solo (almeno fino al pomeriggio) dalle seconde file. Nemmeno una parola dal neo-leader Giuseppe Conte, così come dal ministro degli Esteri ed ex capo politico Luigi Di Maio, dall'ex Guardasigilli Alfonso Bonafede. Solidarietà a Grillo, invece, dall'ormai ex Alessandro Di Battista. Solo nel tardo pomeriggio, il capo politico e reggente del M5S Vito Crimi, in evidente imbarazzo, è uscito per esprimere solidarietà umana a Grillo pur affermando che "abbiamo fiducia nel lavoro della Magistratura".
Evidente l'imbarazzo nel partito di Enrico Letta per una posizione così netta contro il lavoro della Magistratura proprio da chi, quando riguardava altri, ha sempre predicato l'opposto. Inzialmente nessuno del Partito Democratico ha voluto uscire allo scoperto, per non mettere a rischio il governo e soprattutto l'alleanza giallo-rossa, poanche le due capogruppo, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, hanno criticato apertamente le parole del fondatore del M5S evidenziando così un profondo imbarazzo politico per quello che, di fatto, resta il leader del principale alleato dei Dem.
Forza Italia, come sempre in questi casi, non commenta. "Fatti privati e non politici, pensiamo al Paese", spiega una fonte azzurra. Anche se il presidente dei deputati Roberto Occhiuto ha usato parole dure contro il fondatore del Movimento 5 Stelle. Dalla Lega, invece, sottolineano il doppiopesismo di Grillo e dei 5 Stelle. In un tweet ufficiale del Carroccio, rilanciato da Matteo Salvini, si afferma: "Da Grillo garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini è colpevole, il lunedì suo figlio è innocente". Durissimo l'affondo del leghista Claudio Borghi: "Mannaggia... anni di sputtanamento del Trota (il figlio di Umberto Bossi, ndr) e adesso, per qualcosa di lievemente più grave siamo già al giù le mani da mio figlio...". E qualcuno, sia nel Pd che nella Lega, assicura che dietro il silenzio di Conte e Di Maio si cela anche un certo imbarazzo, proprio come quello di Letta e dei vertici del Pd.