Politica

M5s, via alla regola sui due mandati. Nuovo statuto, cade l'ultimo paletto

Tensioni sul ritorno di Davide Casaleggio, ieri lungo colloquio con la capogruppo al Senato Mariolina Castellone e altri pentastellati

M5s, stop a regola dei due mandati. E torna a farsi vedere Casaleggio

Il M5s continua ad attraversare una fase di grande confusione. Non ha certo aiutato la decisione del tribunale di Napoli di azzerare tutte le cariche e ridare di fatto il potere a Beppe Grillo. Il Movimento è sempre più spaccato al suo interno, da una parte c'è chi sta con l'ex premier Giuseppe Conte e dall'altra chi sostiene Luigi Di Maio. A complicare ulteriormente le cose - si legge sul Corriere della Sera - arriva anche la modifica allo statuto, non è stata inserita la regola dei due mandati, cade così anche l'ultimo paletto del Movimento originario. La votazione sullo statuto indetta da Giuseppe Conte, Paola Taverna e Vito Crimi per il 10-11 marzo, potrebbe essere la data spartiacque.

Il motivo - prosegue il Corriere - è da ricercare nelle parole non scritte nel testo al voto. Lo statuto contiano, rispetto alla prima versione approvata lo scorso agosto e «congelata» dal tribunale di Napoli, è stato modificato per recepire i rilievi mossi dalla Commissione di garanzia per gli Statuti in modo da poter accedere al finanziamento del due per mille. La fine di una regola aurea, forse della regola per eccezione dei Cinque Stelle è a un passo: il tetto dei due mandati potrebbe presto diventare un ricordo. E a tenere banco c’è anche lo spettro di Davide Casaleggio, che è stato avvistato martedì a Palazzo Madama. Ha incontrato alcuni pentastellati, in primis la capogruppo Mariolina Castellone. I colloqui hanno alimentato ulteriore tensione.

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