Politica

Manovra: pensioni, Pos... Ecco che cosa cambia dopo i rilievi dell'Ue

Di Alberto Maggi

Affaritaliani.it ha visionato i documenti della Commissione europea



Al punto 19 del documento ecco i rilievi, che non sono criticità che soprattutto non sono imposizioni: "Fra le misure incluse nel documento programmatico di bilancio che non sono in linea con le citate raccomandazioni specifiche per paese si annoverano in particolare le seguenti: i) innalzamento del massimale delle operazioni in contanti dagli attuali 2 000 EUR a 5 000 EUR nel 2023; ii) provvedimento equivalente a un condono fiscale che consente la cancellazione dei debiti fiscali pregressi fino a 1 000 EUR relativi al periodo 2000-2015; iii) possibilità di rifiutare il pagamento elettronico di importi inferiori a 60 EUR senza incorrere in sanzioni; iv) rinnovo nel 2023 dei regimi di accesso anticipato alla pensione in scadenza a fine 2022, con inasprimento dei criteri di età".

In definitiva, l'Italia di Meloni a Palazzo Chigi e Giorgetti al Mef viene promossa da Bruxelles e si conferma affidabile sui mercati finanziari. Le piccole correzioni al testo uscito dal Consiglio dei ministri riguarderanno - come Affaritaliani.it è in grado di anticipare - il limite di 40 euro (e non 60) oltre il quale sarà obbligatorio il Pos (pagamenti elettronici) e l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro al mese per gli over 75 anni. Altre sostanziali modifiche non ci saranno e il tetto al contante resterà fissato a 5mila euro, visto che tra l'altro l'Unione europea lo fissa a 10mila.