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Maternità surrogata, Pd spaccato. L'ennesimo autogol della sinistra

di redazione politica

La maternità surrogata compatta la maggioranza e divide le opposizioni. Il Centrodestra tira dritto mentre la Sx vacilla

Nella serata di lunedì il tema ha tenuto circa 70 tra parlamentari e membri della direzione dem attaccati al pc in una lunga e sofferta call. Al centro non tanto la proposta di FdI, sulla quale c’è l’accordo a votare no, quanto un emendamento di Riccardo Magi che vorrebbe dare il via libera alla surrogata «in forma solidale». Insomma, gratuita.

Ci ha lasciati di stucco (me e la maggioranza) la decisione che ci ha comunicato Braga, soprattutto alla luce della promessa di Schlein di non cambiare la legge 40». Alla fine della riunione la capogruppo alla Camera ha annunciato che il Pd si sarebbe astenuto sull’emendamento. Ma la scelta ha continuato a rimbalzare sulle chat durante la notte ed è stata protagonista di una discussione accesa tra i deputati pd in mattinata.

Ecco perché, ieri, il cambio di rotta: il Pd non parteciperà al voto. «Magi sotto forma di emendamento ha presentato una proposta di legge, una modalità legislativa inaccettabile. Il Pd non insegue bandierine», dice il deputato pd Federico Fornaro. Tra i Verdi c’è chi è contrario. E così è anche nel Terzo polo e nel M5S, dove ieri si è espressa l’ex sindaca Virginia Raggi: «È una pratica aberrante che mercifica il corpo delle donne». A compattare le minoranze sarà il voto contrario alla proposta di rendere la gpa reato universale, ma con l’esclusione (anche questa volta) di Iv: l’ex premier Matteo Renzi ha infatti dato ai suoi libertà di voto.