Mediobanca-Generali, Pd: "Il governo lasci fare il mercato evitando un interventismo dannoso" - Affaritaliani.it

Politica

Mediobanca-Generali, Pd: "Il governo lasci fare il mercato evitando un interventismo dannoso"

Misiani: "Il golden power sulla OPS UniCredit-BPM un pasticcio"

Di Alberto Maggi

"È indispensabile che il governo assuma una posizione neutrale e garantisca il rispetto dei principi di concorrenza, trasparenza e corretto funzionamento del mercato, evitando restrizioni non giustificate"

"Il governo sul risiko bancario ha interferito fin troppo. Ora lasci fare il mercato, evitando su tutte le operazioni in corso - compresa l’iniziativa promossa oggi da Mediobanca su Banca Generali - un interventismo dannoso e controproducente". Lo afferma ad Affaritaliani.it il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico, nel giorno in cui Mediobanca ha lanciato un'offerta pubblica di scambio di 6,3 miliardi su Banca Generali come risposta alla mossa di Mps.

"Il golden power sulla OPS UniCredit-BPM è forse l’esempio più macroscopico dei pasticci e delle forzature che hanno caratterizzato l’approccio seguito dal governo in questi mesi. Il golden power deve essere uno strumento di tutela della sicurezza nazionale, non un mezzo per alterare gli equilibri del mercato bancario. Per fare chiarezza sull’esercizio dei poteri speciali nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Unicredit su Banco BPM ho presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia, chiedendo al governo di chiarire le basi giuridiche della decisione. Alcune prescrizioni – come il mantenimento per cinque anni del rapporto impieghi/depositi, la gestione degli investimenti di Anima Holding e la completa uscita dalla Russia – appaiono costruite su misura per Unicredit, senza un collegamento chiaro a esigenze di sicurezza nazionale. Chiediamo che il governo trasmetta il decreto alle Commissioni parlamentari competenti e spieghi il razionale delle scelte compiute", afferma il responsabile economico del Pd.

"La nostra interrogazione richiama anche l’attenzione sulla procedura “pilot” aperta dalla Commissione europea, che intende verificare la proporzionalità delle restrizioni imposte dallo Stato italiano in relazione alle libertà fondamentali del mercato unico. È indispensabile che il governo assuma una posizione neutrale e garantisca il rispetto dei principi di concorrenza, trasparenza e corretto funzionamento del mercato, evitando restrizioni non giustificate che rischiano di danneggiare l’intero sistema bancario italiano ed europeo", conclude Misiani.

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