Politica

Chat FdI, Meloni "serena" e non esiste l'ipotesi elezioni: una tempesta in un bicchier d'acqua

Di Alberto Maggi

La lettura dall'interno del partito della premier

Tra Camera e Senato sono più di 200 tra deputati e senatori meloniani. Quindi è del tutto inutile andare a caccia del colpevole o dei colpevoli


Una tempesta in un bicchier d'acqua. Naturalmente cavalcata dai soliti giornali anti-governativi. E' questo il clima, "sereno", che si respira all'interno di Fratelli d'Italia - massimi livelli - per la questione delle chat del partito uscite, non si sa come, con alcune parole forti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Chi ha avuto modo di parlare con la premier nelle ultime ore assicura al 100% che non ha alcuna intenzione di lasciare. L'ipotesi delle elezioni anticipate non viene nemmeno presa in considerazione e viene derubricata in FdI e a Palazzo Chigi al solito gioco dei retroscenisti dei giornali. E' normalissimo che il leader di un partito, anche se premier, comunichi con i suoi parlamentari attraverso chat e tutte le forze politiche lo fanno.

Il richiamo era quello a essere presenti a Roma per provare ad eleggere Francesco Saverio Marini giudice della Corte Costituzionale, elezione poi saltata per non bruciarlo a causa di alcune assenze nella maggioranza, più in Forza Italia e nella Lega che non in Fratelli d'Italia, ma non politiche bensì o per motivi di salute o per missioni all'estero. Non solo. Non va dimenticato che siamo praticamente vicinissimi alla sessione di bilancio ovvero il momento chiave per il governo. Sulla manovra, come Affaritaliani.it ha scritto qualche giorno fa, Meloni non vuole scherzi o giochi, nemmeno dai suoi.

E quindi l'utilizzo della chat serve anche e soprattutto in questa fase per richiamare tutti all'ordine e, in pratica, a non presentare emendamenti in commissione o in aula alla Camera (la finanziaria partirà da Montecitorio quest'anno) per accelerare i tempi dell'approvazione. Ma la stessa cosa la faranno Antonio Tajani con i parlamentari di Forza Italia e Matteo Salvini con quelli del Carroccio. Meloni - assicurano ai piani alti di FdI - è molto serena e concentrata sui dossier, non solo economici ma anche internazionali (vedi l'incontro di oggi con il presidente ucraino Zelensky), e ha già dimenticato queste polemiche che riempiono le pagine dei giornali.

Ma come sono uscite queste chat? Chi le passate alla stampa? Ovviamente nessuno sa rispondere a questa domanda, ma si possono fare ipotesi. Quella meno probabile è che un deputato o un senatore di FdI lo abbia fatto perché deluso per non avere avuto un incarico. Ma, molto più probabilmente - spiega chi in Parlamento c'è da diversi lustri -, qualche addetto stampa che ha accesso al telefono del proprio parlamentare potrebbe aver fatto un favore a qualche giornalista. E' accaduto in passato anche ad altri partiti, Pd incluso. E tra Camera e Senato sono più di 200 tra deputati e senatori meloniani. Quindi è del tutto inutile andare a caccia del colpevole o dei colpevoli.




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