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Europee, Meloni come Silvio Berlusconi: "Ho deciso di scendere in campo"

di Redazione

Europee/ La premier Meloni ha deciso di "scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d'Italia in tutte le circoscrizioni elettorali"

"Votatemi scrivendo il mio nome, Giorgia, come mi chiamano tutti quelli che mi avvicinano": VIDEO 

Giorgia Meloni ha deciso di "scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d'Italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo. Il motivo? Mi sono sempre considerata un soldato e i soldati non esitano a schierarsi in prima linea". Così la premier ha annunciato dal palco di Pescara la sua candidatura alle elezioni Europee.  Meloni ha voluto poi mandare un messaggio agli elettori:  "Votatemi scrivendo il mio nome, Giorgia, come mi chiamano tutti quelli che mi avvicinano". In più ha sottolineato: "Non toglierò un solo minuto dell'attività del governo per fare campagna elettorale sul mio nome; siccome non sono la segretaria del Partito democratico sono sicura che il partito mi darà una mano in questa campagna elettorale". 

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Meloni: "Vogliamo mandare all'opposizione la sinistra anche in Ue"

"Possiamo portare in Europa quello che viene chiamato il modello Italia. Noi vogliamo fare in Europa esattamente quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre 2022: dobbiamo creare una maggioranza che metta insieme le forze del centrodestra e mandare finalmente all'opposizione la sinistra, anche in Europa. E' una impresa difficile, ma possibile", ha ribadito Meloni. "Quando diciamo mai con la sinistra, stiamo parlando di qualcosa che è nel nostro Dna". Vale a Roma, come a Bruxelles, ha proseguito la premier, le nostre idee saranno sempre incompatibili con quelle della sinistra, non ci sono mezze misure, prendere o lasciare". 

Meloni: "Utero in affitto disumano, grazie a FdI diventerà un reato universale" 

"Continueremo a parlare di mamma e papà in una epoca in cui si vuole negare che per mettere al mondo un figlio servano un uomo e una donna". Così Giorgia Meloni dal palco di Fdi a Pescara ha puntato il dito contro chi "alimenta il ricco mercato transnazionale che sfrutta il corpo di donne povere spacciando tutto questo per atto d'amore e libertà". "Non ci convincerà mai che affittare il proprio utero sia un atto di libertà e un atto d'amore scegliere i figli come davanti allo scaffale del supermercato". L'utero in affitto "è pratica disumana e vergognosa che grazie a Fdi diventerà reato universale".

Meloni: "Superbonus? Patrimoniale al contrario, a favore dei ricchi" 

La premier ha ribadito anche la misura "suicida" del Superbonus. Il superbonus è "la più grande patrimoniale al contrario mai fatta in Italia, una redistribuzione dalle fasce deboli alle fasce ricche. E poi ci si chiede perchè la sinistra va così forte nei quartieri chic, pieni di ricchi", ha detto Meloni. 

Green deal europeo, Meloni: "Chi plaude Draghi ci diceva oscurantisti per stesse cose"

"Quando dico che l'Italia ha già cominiato a cambiare l'Europa, non mi riferisco soltanto all'immigrazione. Penso al coraggio che abbiamo avuto nel mettere in discussione alcuni totem del green deal europeo", ha rimarcato Meloni. "Quelli che ora plaudono alle parole di Mario Draghi e Enrico Letta bollavano le nostre critiche come oscurantismo e negazionismo, la verità è che abbiamo sempre avuto ragione noi, non era oscurantismo ma banale realismo", ha aggiunto. "Ci siamo battuti contro le follie ideologiche" dell'Ue come smettere di "produrre auto a benzina e diesel dal 2035, nessuno nega che l'elettrico possa essere parte della soluzione, ma nego che possa essere l'unica. Sostenere il contrario è un'idiozia suicida" soprattutto quando l'auto elettrica è "prodotta da nazioni che non rispettano neanche lontanamente i vincoli ambientali a cui sono sottoposte le nostre aziende. Noi difendere il principio della neutralità tecnologica. Mentre salviamo l'ambiente vogliamo salvare anche le imprese e i lavoratori", ha rimarcato Meloni. Anche "la direttiva case green è stata pensata malissimo", ha aggiunto. 

Meloni a Pescara: "Spread sceso di oltre 100 punti dal nostro insediamento, altro che 600"

Sul capitolo economia Meloni ha rivendicato l'abbassamento dello spread di oltre 100 punti. "Anche gli osservatori più severi sono costretti a prendere atto della solidità della nostra economia, della serietà con la quale il governo sta gestendo i conti pubblici. Dall'insediamento del nostro governo a oggi lo spread che tanto piaceva a molti osservatori, a molti commentatori è sceso di oltre 100 punti base da 236 punti a 131 di ieri tanto perché doveva schizzare a 600 punti nei sogni diciamo così interessati e un po’ antinazionali dei nostri detrattori".

La Borsa, ha elencato la premier, "ha fatto registrare numeri record, il debito sta tornando nelle mani degli italiani grazie al successo dei Btp valore. Ma l'acquisto di titoli italiani registra numeri record anche sui mercati internazionali. Ed è come sempre l'andamento del mercato del lavoro quello che mi rende più orgoglioso: in questi mesi gli occupati sono cresciuti di oltre mezzo milione, abbiamo toccato il record di occupazione, di occupazione femminile, contratti stabili. Diminuisce la disoccupazione: diminuisce chiaramente non vuol dire che vada tutto bene, vuol dire che le cose vanno meglio di prima, vuol dire che siamo più credibili di prima, più stabili di prima più seri di prima e oggi si guarda all'Italia con interesse, curiosità e non più con quell’atteggiamento altezzoso che troppo spesso c'era stato riservato”.

Migranti, Meloni:  "La Sx non ha alcuna soluzione: da Schlein parole chiare su schiavismo" 

Sui migranti Meloni ha sottolineato i passi avanti, anche grazie all'accordo Italia-Albania. "Noi vogliamo che l'Italia sia centrale per cambiare quello che non funziona in Europa, questa Italia che cambia oggi può cambiare l'Europa", ha detto Meloni, sottolineato che "ha già cominciato a farlo sull'immigrazione". "Quando abbiamo stretto accordo con Edi Rama, la sinistra ha proposto di cacciarlo dai socialisti europei invece di ringraziarlo per aver agito in nome della solidarietà europea lo hanno linciato. Aiutatemi a mandare a Rama e a tutto il popolo albanese la nostra solidarietà", ha dichiarato. 

E parlando dell'opposizione, ha specificato: "La sinistra non ha alcuna soluzione da proporre o non ha il coraggio di proporre la sua unica soluzione che e' quella dell'accoglienza indiscriminata". "Ci dicano, in Italia e in Europa, dove vogliono stare gli altri: ci dicano se vogliono stare con noi dalla parte della legalità e dalla parte di chi combatte i nuovi schiavisti, o se vogliono stare dalla parte dell'immigrazione illegale di massa che fa la fortuna di quelle reti criminali, ha continuato la premier, lo chiedo in particolare alla segretaria del Pd, Elly Schlein: serve, su questo, una parola chiara". 

Conferenza FdI a Pescara, Meloni scherza sull'assenza di  Salvini: "Hai preferito il Ponte a noi"

"Un grazie a tutti i presenti, compresi gli alleati di governo, esteso anche "a Matteo, anche se ci ha preferito il ponte...". Si parla di quello del 25 Aprile, non di altro, e comunque Giorgia Meloni si è concessa una battuta per prendere la parola a Pescara dopo il leader della Lega, che non era presente come Cesa, Lupi e Tajani, ma in videocollegamento. "Scherzo, so che ci teneva a essere con noi ma so quanto è difficile - ha annotato la presidente del Consiglio - per noi genitori". 

"Mancano poche settimane alla nuova sfida che ci aspetta delle europee: nel 2014 mancammo di pochissimo il quorum del 4% e fu una grande delusione, che non ci ha tolto determinazione, 5 anni di battaglie dopo" capimmo "che potevamo diventare protagonisti", ora "siamo primo partito d'Italia". Il risultato che abbiamo ottenuto come FdI "non è dato acquisito, dobbiamo continuare a meritarcelo" e "fa tremare i polsi". "Ma noi non tradiremo gli italiani che non hanno creduto" alle "balle spaziale" che "hanno propagandato dentro e fuori i confini nazionali", ha detto Meloni da Pescara. 

Sui continui attacchi che arrivano da Sinistra, Meloni ha sottolineato: "Continuano a raccontare le menzogne che raccontano sul nostro conto, però fatevene una ragione non è possibile impedirci di parlare di politica noi abbiamo raccontato le nostre idee quando un palco come questo non ce lo avevamo. Quando avevamo solamente la nostra voce e sapremmo farlo ancora adesso perché siamo esattamente le stesse persone che eravamo allora. Non è possibile impedirci di fare politica banalmente perché non ci sono mai mancate le idee, non ci è mai mancato il coraggio per raccontare quelle idee, non ci è mai mancata la determinazione per lavorare affinché quelle idee possano essere costruite". Vogliamo la pace, ha aggiunto la premier, "ma sappiamo che si costruisce con la deterrenza non con le bandierine colorate sventolate nelle piazze o con il cinismo di chi scrive la parola pace nel simbolo per tentare di raccattare qualche voto". 

Cdx, Salvini: "Coalizione leale, forte e coesa" 

In collegamento alla kermesse di FdI anche il ministro delle Infrastrutture Salvini che ha ringraziato Meloni "per aver messo in piedi una squadra che ha dato dimostrazione di efficacia, lealta', coerenza e apprezzata dagli italiani". "L'Italia cambia l'Europa", a Pescara. "Siamo una squadra con un obiettivo comune: le prossime elezioni politiche saranno nel 2027, non un minuto prima. Questa squadra andra' avanti fino all'ultimo dei giorni per governare questo Paese", ha aggiunto. 

Europee, Tajani: "No competizione a Destra, l'obiettivo è aumentare i voti della coalizione" 

Alla kermesse di FdI è intervenuto anche il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani che ha allontanato ogni dubbio su una possibile "competizione" all'interno del Cdx in vista delle elezioni Europee: "Concorreremo con liste separate per le europee" ma "non per competere tra di noi" saremmo "miopi e sciocchi", "nessuno deve superare nessun altro. Vogliamo solo vincere e prendere tutti il maggior numero di voti possibili. L'obiettivo è aumentare i voti del centrodestra". 

La Russa: "Europee? Grazie Giorgia che ti candidi. Vannacci? Ha detto sciocchezze". VIDEO

A intervenire per primo dal palco di Pescara il presidente del Senato Ignazio La Russa che sulla premier ha dichiarato: "L'importante è La chiarezza. Se Meloni dicesse votatemi che magari poi ci vado in Ue, sarebbe inaccettabile. Ma Meloni dice il mio è un modo per testare 'il consenso dell'Italia nei confronti miei e del mio governo'. E allora trovo che sia molto meglio di mille sondaggi". Quindi, "grazie Giorgia che ti candidi". Sul caso Vannacci ha chiarito: "Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza". La Russa tuttavia ha invitato a non criminalizzare il generale. Poi ha aggiunto: "Come fa un militare a contestare il suo ministro della difesa? Per me è più grave di tutto il resto". 

Sulla bufera scoppiata intorno all'antifascismo, La Russa ha sottolineato: "Mi sono stufato di dover ripetere le stesso cose, l'hanno scorso fui invitato da Vespa, e mi fece una domanda. Ho portato una copia del discorso, e ho fatto delle copie per i giornalisti. Se si intende un 'no' deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista", ha detto, leggendo il testo del discorso. "L'antifascismo militante degli anni '70 e' un'altra cosa", ha aggiunto. "Lo devo dire tutti i giorni?, ha rimarcato, chi farà questa domanda leggerò questa risposta. Se si acconteranno bene, se no si grattino". Il 25 aprile "io sono andato a rendere omaggio al milite ignoto", ha ricordato La Russa. E quando gli si chiede se non si possa chiudere tutti insieme La pagina dei morti degli anni '70, ha sottolineato: "Io nel mio piccolo quando ho fatto discorso insediamento da presidente del Senato, in cui sono stato eletto anche da voti di un cospicuo numero di senatori della sinistra e delle opposizione, feci riferimento proprio a questo. Parlai di Sergio Ramelli e di due giovani dei centri sociali, Fausto e Iaio, ancora in attesa che si faccia giustizia. Mettiamo finalmente una parola di pacificazione su tanti giovani che persero La vita mentre altri per calcolo politico si pascevano".