Politica
Meloni "molto indecisa". Candidatura alle Europee, la paura di stravincere
La premier teme per le possibili ripercussioni nel governo. Umiliare alle urne Salvini e Tajani potrebbe rivelarsi un boomerang e mettere a rischio l'esecutivo
Europee, Meloni e il dubbio se candidarsi o meno. Tutti i pro e i contro
Giorgia Meloni sta meglio e si appresta ad affrontare un anno chiave per lei e per il suo governo. La premier tra due giorni terrà la conferenza stampa di fine anno, rinviata due volte a causa delle precarie condizioni di salute, e dovrà dare molte risposte ai giornalisti su diverse questioni chiave. Intanto, in un messaggio sui social, Meloni ha augurato agli italiani di essere "felici, coraggiosi e intraprendenti" e, a sé stessa, di affrontare con lo stesso spirito l’anno forse più importante del suo mandato. Nel 2024, infatti, - si legge su Il Corriere della Sera - tocca all’Italia e quindi a Giorgia Meloni la presidenza del G7, su cui la premier punta moltissimo per rafforzare la sua leadership a livello internazionale. Ma sarà anche l’anno delle elezioni europee. Gli esponenti del governo più vicini alla presidente la descrivono "molto indecisa" riguardo alla scelta più importante e strategica per l’anno elettorale che si apre.
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Candidarsi o no come capolista in tutte le circoscrizioni, come fece a suo tempo Berlusconi premier? Da una parte - prosegue Il Corriere - ha paura di stravincere, umiliando Salvini, Tajani e Lupi col rischio di cannibalizzare Lega, Forza Italia e Noi moderati e di terremotare il governo. Dall’altra è (molto) tentata da una discesa in campo che potrebbe portare il suo partito ben oltre il 30%, come fu per Renzi e per Salvini. Giovedì alla conferenza stampa di fine anno, per due volte rimandata, la domanda arriverà e Meloni potrebbe prendere ancora tempo. A meno che tra oggi e domani non decida di convocare gli altri tre leader della maggioranza per studiare insieme la strategia per le Europee: quel "tavolo politico" che è slittato già due volte, prima per l'influenza e poi per la sindrome otolitica che l'ha colpita durante le feste.