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Politica
"Meloni punta a tre milioni di voti, poi il rimpasto. I nuovi ministri: nomi"
Giorgia Meloni e Antonio Tajani

"Renzi candiderà Francesca Pascale al Sud"

 

E' uno scenario dirompente e clamoroso quello che disegna Luigi Bisignani, profondo conoscitore dei Palazzi romani e co-autore con Paolo Madron del libro 'I potenti al tempo di Giorgia' (osteggiato dalla premier)

"Meloni si candida sicuramente alle Europee. Sta facendo sondaggi per capire come andrà e ha come obiettivo battere il record di Berlusconi di tre milioni di preferenze personali", spiega Bisignani ad Affaritaliani.it. Che poi attacca: "Ha ragione Prodi quando dice che è una pagliacciata che i leader si candidino per poi non andare in Europa".

"Questo consenso servirà alla presidente del Consiglio per mostrare i muscoli ed essere più forte nel rimpasto che ci sarà dopo le elezioni europee. Mezzo governo andrà a casa dopo il voto". Chi potrebbe entrare? "Gianluca Caramanna e Ylenja Lucaselli per Fratelli d'Italia, Valentino Valentini e Licia Ronzulli per Forza Italia e Andrea Paganella, capo della segreteria di Salvini per la Lega".

Draghi farà il presidente della Commissione europea? "Impossibile. Non ha chance, non è per niente amato dal Ppe che sarà il primo gruppo anche nel nuovo EuroParlamento. Qualora sarà un italiano, presidente della Commissione Ue sarà Tajani, unico che davvero può ricoprire quel ruolo. E in quel caso come ministro degli Esteri potrebbe andare Giampiero Massolo, già segretario generale della Farnesiana e capo del DIS stimato da tutti i partiti. Come vicepremier per Forza Italia la ministra Casellati. Draghi se vuole andare al Quirinale più sta buono e meglio è per lui".

Sorprese alle Europee? "Renzi sicuramente supererà lo sbarramento del 4% anche perché al Sud dovrebbe candidare Francesca Pascale che prende voti sia a destra sia a sinistra. Un nome di grande richiamo. Calenda invece rischia perché è sempre stato troppo polemico con tutti. Per quanto riguarda la Lega sarà fondamentale la candidatura del generale Roberto Vannacci che vale circa 2 punti e mezzo in più".

Come sta andando la partita delle nomine delle partecipate dallo Stato? "Il vero king-maker è Fazzolari, Forza Italia e Lega in questa fase non toccano palla. Giorgetti potrebbe avere voce in capitolo solo se smettesse di fare ‘Ponzio Pilato’, sottolinea Bisignani.

Infine Mattarella. "Se potesse farebbe anche il tris al Quirinale. Oggi sembra lui il vero capo dell'opposizione e spinge per Draghi presidente della Commissione Ue per ridimensionare Meloni ma non ce la farà, conclude.






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