Cattaneo (FI): "Gli uffici legislativi dei ministeri e di Palazzo Chigi lavoreranno per trovare la soluzione migliore". Speranzon (FdI): "Stupore per una scelta da parte della Corte d'Appello di Roma di contraddire le chiare indicazioni della Corte di Cassazione". Molteni (Lega): "Nessun passo indietro sulla difesa dei confini"
"Non molleremo e chi pensa di dissuaderci per via burocratica ha sbagliato di grosso il suo obiettivo". Con queste parole Alessandro Cattaneo, responsabile Dipartimenti di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it, commenta il terzo no dei giudici al trattenimento dei migranti nel centro di Gjader, in Albania, deciso dalla Corte di appello di Roma che rinvia alla Corte di giustizia europea il compito di diramare i dubbi sul fatto che un Paese possa qualificarsi come sicuro.
"Purtroppo prendiamo atto che continua lo scontro fatto a carte bollate, ma sistemeremo anche questo e andremo avanti determinati. Gli italiani sappiano che nel nostro Paese c'è chi lavora per risolvere il problema dell'immigrazione e altri che si rifugiano dietro le carte bollate solo per contrapposizione politica. Se sono sul tavolo diverse opzioni - sottolinea l'esponente azzurro - viene sempre scelta quella più restrittiva contro le decisioni del governo. Il mondo sta andando da tutt'altra parte e in moltissimi Paesi occidentali, sia di Centrodestra sia di Centrosinistra, evoluti e democratici c'è un approccio fermo sul tema dell'immigrazione illegale. Purtroppo in Italia c'è ancora qualcuno che ritiene che si debba portare avanti la politica dell'avanti tutti che c'è posto per tutti. E sottolineo che avere la mano ferma non vuol dire affatto essere disumani. Anzi, è molto più disumana l'ipocrisia di chi dice venite tutti che c'è posto per tutti, poi il posto non c'è e si creano emarginazioni e violenze".
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Il governo farà un altro decreto a questo punto? "Sicuramente non ci facciamo fermare dalla burocrazia di qualche giudice e continueremo con forza a perseguire l'obiettivo politico del governo e del programma di Centrodestra. Faremo quello va fatto a livello legislativo, ma ciò che conta è che politicamente andremo avanti con il progetto Albania senza alcun dubbio e con il pieno sostegno di tutta la maggioranza. Gli uffici legislativi dei ministeri e di Palazzo Chigi lavoreranno per trovare la soluzione migliore. Risolveremo anche questa e andiamo avanti più decisi e convinti di prima", conclude Cattaneo.
FRATELLI D'ITALIA: "AVANTI CON DETERMINAZIONE SUL PROGETTO MIGRANTI IN ALBANIA" - "Stupore per una scelta da parte della Corte d'Appello di Roma di contraddire le chiare indicazioni della Corte di Cassazione". Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario al Senato di Fratelli d'Italia, interpellato da Affaritaliani.it, commenta il terzo no dei giudici al trattenimento dei migranti nel centro di Gjader, in Albania, deciso dalla Corte di appello di Roma che rinvia alla Corte di giustizia europea il compito di diramare i dubbi sul fatto che un Paese possa qualificarsi come sicuro.
"A indicare le politiche sono i governi e non certe fantasiose interpretazioni da parte di alcuni magistrati. Il governo e la maggioranza andranno avanti con determinazione sul progetto migranti in Albania. Probabilmente alcuni, con l’ufficio nel palazzo di qualche aula di giustizia, non si sono accorti che la strada da noi tracciata sulle politiche di contrasto all’immigrazione illegale ed al racket degli scafisti oggi è percorsa da molte nazioni europee non solo governate dal centrodestra ma in alcuni casi anche dal centrosinistra", conclude Speranzon.
LEGA: "NESSUN PASSO INDIETRO SULLA DIFESA DEI CONFINI" - “La politica di rigore del governo sull’immigrazione continua e non cambia di un millimetro". Nicola Molteni, sottosegretario al ministero dell'Interno ed esponente della Lega, interpellato da Affaritaliani.it, commenta il terzo no dei giudici al trattenimento dei migranti nel centro di Gjader, in Albania, deciso dalla Corte di appello di Roma che rinvia alla Corte di giustizia europea il compito di diramare i dubbi sul fatto che un Paese possa qualificarsi come sicuro. "Per la Lega nessun passo indietro sulla difesa dei confini e massima determinazione nei rimpatri immediati. I cittadini chiedono meno immigrazione e più espulsioni, approviamo subito i decreti sicurezza come chiede la Lega”, conclude Molteni.
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