Politica
Migranti, finalmente l'Europa si sveglia (forse)
di Vincenzo Caccioppoli
Al di là delle solite strumentalizzazioni della sinistra
Ma la solidarietà di fronte a quella che è ormai una vera e propria emergenza ovviamente non basta. Occorrono azioni e una decisa presa di responsabilità per arrivare a trovare soluzioni comuni che ancora latitano. La modifica dei trattati di Dublino da anni viene osteggiata dai paesi del nord e non si riesce a trovare una soluzione comune che possa cominciare a dare risposte concrete nella gestione di un problema che non può e non deve essere risolto dai singoli paesi. il programma di ricollocazione che poteva essere un primo passo, varato dal Consiglio Europeo nel 2015, si è rivelato un fallimento e non ha prodotto praticamente alcun risultato concreto.
Circa 3200 migranti sono stati trasferiti in tre anni secondo questo principio. Una goccia nel mare. I successivi tentativi di riforma degli accordi di Dublino del Consiglio europeo del 2018 e di Malta del 2019 sono naufragati ( il termine appare quanto mai adeguato ) miseramente. Adesso come dichiarato da Weber il tema dovrebbe essere posto durante la plenaria, che si svolge questa settimana a Strasburgo. Ma come denunciato dai deputati italiani di Fdi, non come sperato, a causa di una mozione di censura di socialisti e liberali, verso le recenti norme approvate dal governo italiano per contrastare l'emergenza.
Inutile sottolineare come su questa azione, abbiano contribuito grandemente soprattutto gli eurodeputati italiani, in gran parte quelli del gruppo del Pd, che non perde occasione, per fini scopi di propaganda, per gettare fango sul governo di centro destra, anche a costo di screditare e danneggiare il nostro paese. Ma questa non è certo una novità ma rappresenta qual è il clima che si respira oggi in Europa sul tema dei migranti. “Abbiamo naturalmente sostenuto la proposta avanzata dal presidente e capogruppo al Parlamento europeo del Ppe Manfred Weber di inserire nel calendario della plenaria di Strasburgo un dibattito sulla necessità di maggiore solidarietà verso l’Italia nella gestione degli ingenti flussi di migranti delle ultime settimane”.
Si legge in una nota, del copresidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini e del capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Ancora una volta la sinistra ha mostrato il suo vero volto anti-italiano, sostenendo la richiesta dei gruppi socialista, verde e comunista che da un lato riconduce la necessità di una soluzione europea al solo salvataggio delle vite, dimenticando l’esigenza di regolamentare l’immigrazione anche proteggendo i confini esterni e, dall’altro, estende il dibattito al resto d’Europa indebolendo la specificità del caso italiano.” Insomma con queste premesse è facile immaginare che la soluzione a livello europeo rimane purtroppo un obiettivo ancora molto lontano da raggiungere.