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Migranti, Schlein contro Meloni. Ma fronda tra i sindaci pronti a collaborare

di redazione politica

Torino, Piacenza, Prato... Diversi primi cittadini del Pd condividono la svolta di Meloni col coinvolgimento dell'Esercito. Nonostante la linea centrale del Pd

I sindaci non seguono il diktat anti Meloni di Schlein sui migranti

"Questa destra fa a gara a chi è più cattivo" sul tema dei migranti. Ma "il governo Meloni è già in crisi, non durerà 5 anni". Elly Schlein aveva provato ieri a compattare il Pd sul tema dei migranti. "Il dramma di Lampedusa sta dimostrando l'incapacità di un governo composto da forze politiche che per vent'anni hanno intossicato il dibattito sull'immigrazionema ora sono incapaci di gestire l'accoglienza. Si sta scatenando la gara tra chi è più cattivo, senza fornire risposte nè a chi arriva nè ai sindaci e ai territori", osserva la leader dem, convinta del fatto che sia "già in corso" la campagna elettorale per le europee".

E invece... tra i sindaci parte la fronda interna al Partito democratico. Come riporta Repubblica, "un pezzo di sindaci che invece vede di buon occhio l’intervento dell’Esercito". Non tutti. "Matteo Lepore, primo cittadino di Bologna, insiste sulla linea dell’accoglienza: «Qui ne arrivano altri 800, ma non diremo mai a Roma: basta». Anche un riformista come Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, cassa la strategia di Meloni: «Fa la faccia feroce coi migranti solo per contenere Salvini». Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, paragona i centri per i rimpatri ai «campi di concentramento»".

Ma appunto c’è chi la pensa diversamente. "«L’Esercito è essenziale, da soli non reggiamo», dice il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che pure non è certo un rude securitario (ha appena proposto di dare lo Ius Scholae a 27mila nuovi torinesi). Ancora più dritta è la sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi: «La situazione è esplosiva. Ben venga l’aiuto dell’Esercito, è un primo passo. Il punto oggi è trovare luoghi consoni. E la Difesa può certamente aiutare: davanti a questi numeri di sbarchi non basta nemmeno la polizia». «Scriva così: siamo non disponibili, ma disponibilissimi a collaborare col governo», mette a verbale Matteo Biffoni, sindaco di Prato, Toscana rossa, e soprattutto responsabile Immigrazione dell’Anci".