Migranti vertice Ue, "nessuno ha vinto. Simbolo dell'Europa che non funziona"
Vertice Ue sui migranti, intervista di Affaritaliani.it a Nigel Farage, ex leader dello Ukip e padre della Brexit
Chi è il vincitore del vertice europeo sull'immigrazione? L'Italia? La Francia? La Germania? Il blocco di Visegrad?
"Non c'è stato assolutamente alcun vincitore. E' stato il tipico summit Ue senza senso e senza risultati concreti. Capisco che il premier Conte dica 'l'Italia non è più sola', ma nessuno stato dell'Unione ha garantito alcun tipo di sostegno reale. Nulla è stato raggiunto, nella maniera più assoluta. L'unico vero risultato sarebbe stata la creazione di centri off shore, ma non avverrà. Per questo motivo il vertice di Bruxelles è stato del tutto inutile".
Nessun vincitore, quindi...
"Non credo proprio che ci sia stato un vincitore. No. Ci sono Paesi che hanno posizioni differenti tra loro e non penso che si possa mai arrivare ad una sintesi comune".
Il summit dimostra che ormai l'Unione europea va verso il declino inesorabile?
"Posso esprimere il concetto in un altro modo. Servirebbe un altro tipo di Europa, nettamente diversa. Ci sono questioni trattate a livello nazionale, ma al momento c'è questa battaglia in corso perché l'Unione europea, in quanto istituzione, ritiene che la maggior parte delle decisioni debbano essere prese a Bruxelles. Tutto ciò dimostra che questa Europa non sta funzionando".
Pensando non solo ai migranti, per l'Italia sarebbe meglio seguire il Regno Unito e lasciare la Ue?
"Al momento gli elettori italiani hanno votato per un governo che metta l'interesse dell'Italia e dei suoi cittadini al centro della propria azione e ciò significa una diversa politica economica e un atteggiamento nuovo rispetto al tema dell'immigrazione. E' chiaro che se per il governo italiano fosse impossibile questa svolta, come conseguenza logica ci sarebbe un nuovo dibattito sul ruolo nell'Ue. Per il momento il popolo italiano non ha ancora votato per l'uscita dall'Unione e dall'euro e questa ipotesi non fa parte del mainstream. Ma se l'esecutivo Conte fosse stoppato nel tentativo di mettere in pratica i propri progetti, il dibattito inevitabilmente si aprirà. Si tratta solo di aspettare. Passo dopo passo. Gli elettori italiani vogliono il cambiamento, il governo sta provando ad ottenerlo e se dovesse venire stoppato da Bruxelles le prossime elezioni saranno incentrate su programmi e progetti completamente diversi. In particolare nel rapporto con l'Unione europea".