Politica

Nanni Moretti è tornato: ricomincia con i girotondi e la lagna

Di Giuseppe Vatinno

Nanni Moretti, i bei tempi di quando attaccava Vetroni e non Giorgia Meloni

Il Monteverdecchismo è uno stato di coscienza. Poco lontano c’ha abitato anche un Pierpaolo Pasolini sconosciuto e negletto che campava a supplì nella friggitoria di via Donna Olimpia che ancora esiste. Ma ora Nanni, dopo il fallimento del suo ultimo film, è arrabbiato. Gli anni passano, i copioni si ripetono stancamente raccontando storie che ormai non interessano più nessuno se non un piccolo popolo di utilizzatori di maglioni infeltriti dagli anni e dalle delusioni. Così Nanni attacca e appoggia la protesta degli studenti del CSC, contro l’emendamento del decreto Giubileo che permette di giubilare (è il caso di dirlo), i vertici del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Si chiama spoils system e si attua in tutte le democrazie del mondo. Questo Nanni lo sa ma non lo vuole proprio accettare e neppure i violenti contestatori. Per lui l’egemonia gramsciana della sinistra sulla cultura non è mai finita. Dacia Maraini e Nuovi Argomenti si eccitano al vento di Cinecittà. Moretti fa il finto tonto.

Nanni Moretti, i bei tempi di quando attaccava Veltroni e non Giorgia Meloni