Politica
Nomine, Conte piazza Bonafede al Csm. La Schlein distratta si è fatta fregare
Elly Schlein non sa proprio a quale santo rivolgersi per far funzionare la complessa macchina organizzativa del Nazareno
Del resto non ha voluto aiuti da nessuno, si fa solo come dice lei e quindi poi quando i risultati non arrivano le piglia di santa ragione. Nel frattempo si è defilato pure Goffredo Bettini che ha abbandonato in fretta e furia il quartiere periferico di Centocelle (però la residenza ufficiale è ai Parioli) ed è scappato nell’amata Tailandia. Brutto segna quando Bettini scappa da Roma. E poi, oltre essersi fatta fregare da Conte, c’è l’intervista rilasciata a Vogueche è stata un solenne disastro.
Elly ha dato dimostrazione pratica di grande sprovvedutezza: tutti già l’accusavano di essere una delle peggio radical-chic dalle mani perennemente intartinate di salmone e caviale che degusta con champagne dagli attici dei centri storici quando è andata a rivelare che lei, da vera fighetta paninarissima, c’ha pure una personal shopper da 300 euro l’ora, che la consiglia sugli abiti, perché ci dà dentro di armocromia e a vedere i risultati di come si veste la Schlein, a metà tra il tenente Colombo e Tomas Milian, non deve essere proprio una gioiella dell’arte del consigliare, qualcuno l’ha definita una “pippa ar sugo” ma sono giudizi sommari da cui noi saggiamente ci dissociamo.
Ma ci pensate a Togliatti che si fa consigliare dal personal shopper? Oppure Terracini o Ingrao? Quelli si mettevano la grisaglia sovietica in giacca e cravatta e via. Alle femmine invece era riservato il tailleur. Insomma i proletari si vestivano - per rispetto - molto borghesi. Poi venne il famoso golfino di cashmere di Fausto Bertinotti e si aprì una crepa. Le scarpe fatte a mano di D’Alema buttarono giù la diga. E così ora, in tempi di liquidità, può accadere di tutto. Ma finché si vince tutto va bene madama la marchesa, i guai incominciano quando si perde e questa perde come è successo in Friuli. E quando si perde non ti fanno passare manco un pelo di capello sulla giacca figuriamoci l’armocromista.