Politica

Open Arms, Crippa: "Se Salvini sarà condannato la Lega è pronta a mobilitarsi"

Il vice-segretario della Lega ad Affari. Venerdì la sentenza

Di Alberto Maggi

"Solo una Magistratura, per fortuna una parte e non tutta, ma rilevante, politicizzata e chiaramente di sinistra può chiedere sei anni di galera"


"Ormai ci siamo. Dopodomani, venerdì 20 dicembre, cinque giorni prima del Santo Natale, sapremo se Matteo Salvini è colpevole. Colpevole di aver difeso i confini del nostro Paese dall'invasione di immigrati clandestini e di aver fatto calare drasticamente, da ministro dell'Interno, non solo il numero di sbarchi ma anche il numero delle vittime in mare". Così il vice-segretario della Lega Andrea Crippa, intervistato da Affaritaliani.it, parla della sentenza di Palermo in programma venerdì sul processo Open Arms, nel quale il vicepremier, ministro e segretario del Carroccio Matteo Salvini rischia una condanna di sei anni in base alla richiesta dell'accusa".

"La sentenza del processo Open Arms non riguarda solo il segretario della Lega, ministro e vicepremier ma riguarda tutti gli italiani. Salvini ha fatto solamente il suo dovere, a testa alta garantendo sicurezza e proteggendo i confini nazionali. Solo una Magistratura, per fortuna una parte e non tutta, ma rilevante, politicizzata e chiaramente di sinistra può chiedere sei anni di galera. Un'eventuale condanna sarebbe un fatto gravissimo, una condanna all'intero popolo italiano e un attacco senza precedenti alle istituzioni democratiche, al Parlamento e quindi al governo eletto direttamente dai cittadini".

"L'auspicio - sottolinea Crippa - è che i giudici riconoscano che il fatto non sussiste e che ci sia giustamente una piena e totale assoluzione, in caso contrario, sarebbe la dimostrazione che in questo Paese una parte di toghe fa politica senza essere eletta da nessuno e solo contro il Centrodestra e in particolare la Lega. Tutto il partito è al fianco del suo leader ed è pronto alla mobilitazione in caso di condanna per difendere il diritto di un ministro di fare il proprio dovere: difendere i confini dell'Italia".

"Se Salvini venisse condannato, quella condanna riguarderebbe tutti gli italiani per bene, quelli che voglio rispetto delle regole, un'immigrazione sana e controllata, regolare. E non il caos e il business dei migranti irregolari che piace alle ong, spalleggiata dalla sinistra e da una fetta purtroppo non minoritaria della Magistratura. E la riforma della giustizia è dunque sempre più urgente per garantire che Caino venga punito davvero e Abele protetto dallo Stato. Cosa che invece oggi non accade. Anzi, troppo spesso accade l'esatto opposto", conclude il vice-segretario della Lega Crippa.

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