Politica
“Le ostriche non sono un bene di lusso”, Lollobrigida vuole l'Iva come sui pannolini
Il ministro dell'Agricoltura promette aiuti ai produttori di ostriche di Goro: “Settore strategico”


“Le ostriche non sono un bene di lusso”. Lollobrigida vuole l'iva come sui pannolini
Dall'acqua che può uccidere alla proposta di abbassare l'Iva sulle ostriche al 10%, “perché non sono un bene di lusso”. Il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida parla mentre degusta al Senato granchio blu, slitta sui molluschi considerati universalmente lusso, soprattutto se in accoppiata con lo champagne, al suo ritorno sulle scene pubbliche dopo mesi di silenzio.
La promessa ai pescatori di Goro dell'Emila Romagna
Forse convinto che le ostriche italianes si possano trovare facilmente sui mercati rionali, e che supermercati riducono a pochissime confezioni (francesi) nei banchi di pesce, Lollobrigida tira dritto mentre incontra i pescatori di Goro, uno dei pochi centri di produzione sull'Adriatico del mollusco: “La loro proposta di ridurre l’Iva sulle ostriche dal 22% al 10% ha ottenuto il consenso di maggioranza e opposizione, anche se gli emendamenti presentati in Legge di Bilancio, da PD, M5S, Lega e Forza Italia, non sono stati approvati. Ho ribadito che il Masaf farà la sua parte affinché questa misura venga accolta”.
Parola di ministro: "Permettere a tutti di acquistare questo prodotto"
Dunque, promessa da mantenere in tal modo da equiparare l'iva sulle ostriche a quella dei pannolini, alimenti prima infanzia e assorbenti al 10%. Lo stesso Lollobrigida spiega che l'ostrica non è un bene di lusso: vere la possibilità di avere una fiscalità in linea con la fiscalità che esiste nel resto d'Europa, mette i nostri acquacoltori nella condizione di competere alla pari. E questo - assicura - è lo sforzo che stiamo facendo». «L'impegno che abbiamo assunto - sottolinea - è quello di abbassare l'Iva per contrastare il prezzo, mettere più utenti possibili nella condizione di poter acquistare, di poter accedere a questo prodotto, che non deve essere di lusso, perché è un prodotto sano, che viene da un prezioso lavoro degli acquacoltori, in questo caso ovviamente si tratta di ostriche di allevamento, e può mettere in condizione di creare ricchezza e reddito per queste categorie che sono per noi strategiche ed importanti”.
I Paesi leader della produzione UE
Secondo gli ultima dati Ue, la stessa Europa è tra i primi 5 produttori al mondo cn quasi 100 mila tonnellate di ostriche, ma la parte del leone la fa la Francia che da sola commercializza l'82%. A seguire l'Irlanda con il 10% e poi l'Italia con il 3,7%. Ora con la promessa di abbassare l'Iva e di trasformare il mollusco in un bene di consumo ordinario, c'è il rischio che la tavola dei poveri si arricchisca di un nuovo prodotto.