Politica

Padre Spadaro "blasfemo ed eretico": il consigliere del Papa sotto accusa

Di Giuseppe Vatinno

Secondo i tradizionalisti dietro alle parole di Spadaro c’è una presa di posizione del Papa contro il conservatorismo di parte del clero cattolico

Padre Spadaro sotto accusa: il consigliere del Papa tacciato di "blasfemia ed eresia" per un articolo in cui commenta un passo del Vangelo

Nuovi orizzonti oscuri si addensano sul Vaticano e dire che è appena finita –o così sembra- la vicenda che ha visto contrapposto Papa Francesco a Padre Georg, ex segretario particolare di Papa Benedetto XVI.

Il preclaro gesuita, Padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, la prestigiosa rivista della Compagnia di Gesù, è stato accusato di eresia e blasfemia. Il prelato è assai vicino a Papa Bergoglio e anzi è considerato, è il caso di dirlo, la sua “anima nera” essendo anche Francesco un gesuita. Spadaro è il vero consigliere del Cardinale di Roma e se Monsignor Zuppi, capo della Cei, è il braccio operativo, Spadaro è l’eminenza più o meno pensante. Ma questa volta deve aver pensato male, vista l’accusa gravissima per un personaggio così intimo del Pontefice. Ma cosa è successo in Oltretevere?

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Il 4 ottobre, guarda caso San Francesco, ci sarà un “Super Sinodo” in cui saranno contrapposti due schieramenti: i conservatori contro i progressisti in una riedizione religiosa del confronto politico tra destra e sinistra. Di cosa è accusato il consigliere del Papa?

Di un articolo apparso il 20 agosto su Il Fatto Quotidiano e che è stato etichettato appunto come blasfemo ed eretico. La nota e incontenibile hybris del sacerdote lo ha prevaricato e lo ha portato a comporre nell’articolo un ritratto di Gesù Cristo come quello di un uomo tormentato, umano, imperfetto, pieno di contraddizioni e di ambiguità ed anche nazionalista, legato alla tradizione e al passato e insensibile.

Spadaro commenta infatti un passo del Vangelo secondo Matteo -e precisamente 15:21 – 28- in cui c’è l’episodio della donna cananea che implora il Cristo di liberare la figlia posseduta da un demone. Gesù da principio non vuole aiutarla perché dice che non è questa la sua missione ma poi lo fa. Nell’articolo di Spadaro si evidenzia come alla fine Gesù aiuti la donna liberato «dalla rigidità degli elementi teologici, politici e culturali dominanti nel suo tempo». Il titolo a commento del Vangelo domenicale è: “Semi della rivoluzione. Gesù loda la grande fede di una donna pagana”.

Secondo i tradizionalisti dietro a questa interpretazione di Spadaro c’è una presa di posizione del Papa contro il conservatorismo di parte del clero cattolico, fedele alla vera tradizione biblica ed evangelica. Insomma l’articolo rappresenterebbe un inizio di sparo di artiglieria ad alzo zero per favorire poi l’affondo al Sinodo. Infatti i tradizionalisti da sempre avversano le aperture di Papa Bergoglio in campo sessuale, LBGTQ, la vicinanza alle coppie gay ed una sostanziale apertura modernista, sebbene a corrente alternata.