A proposito di Emma Bonino - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

A proposito di Emma Bonino

Devo ammettere che, quando ho letto i commenti positivi, pur con il giusto distinguo, del Papa su Emma Bonino, sono saltato sulla sedia. Ma poi ho fatto un esame di coscienza e ho ripassato il Vangelo nella mia immaginazione. Mi son venute avanti alcune figure: la prima è stata Zaccheo, capo dei pubblicani e peccatore. "Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».(Luca19, 1-10). Preciso che per gli ebrei essere capo dei pubblicani era il peggio del peggio: odioso perché capo degli esattori delle tasse e in più sacrilego perché toglieva denaro al popolo eletto per darlo ai Romani. Se Gesù si è comportato così anche il suo vicario in terra segue le sue orme. Devo stare attento io a non fare come i dottori della legge che, in fin dei conti, sono stati loro a crocifiggere Gesù.

Pippo Corigliano