Palazzi & potere
Accuse contro Ong e scafisti prima a Salvini che in Procura


L'incontro coi vigilantes nella sede del Carroccio a febbraio. Il leader leghista contattato dai due ex poliziotti in servizio sulla nave di Save the Children
"Cambieremo questa vergogna, promesso!". Era il 26 settembre e con queste parole, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, rassicurava Floriana Ballestra, che era a bordo della nave Vos Hestia, come operatrice della sicurezza per Save the Children. Strano.
Interpellato dal Fatto, quando gli abbiamo chiesto se avesse mai incontrato gli operatori Imi Service - gli ex poliziotti che hanno denunciato alla Procura di Trapani le anomalie viste durante i salvataggi - ha risposto: "Non li conosco, ma li avrei incontrati volentieri". Il punto è che li ha incontrati. Almeno a sentire Ballestra: "A febbraio, dopo le telefonate, l'ho visto personalmente a Milano. Gli ho portato tutta la nostra documentazione. Inclusa la relazione che avevamo inviato ai Servizi segreti il 25 settembre". Di certo c' è un fatto: le denunce di Ballestra e colleghi, dalla Procura di Trapani, sono state ritenute attendibili. Quel che non quadra, invece, riguarda gli avvenimenti paralleli alla denuncia, scrive il Fatto.
Non quadra, per esempio, che Salvini non ricordi di aver incontrato Ballestra. Mente l'ex poliziotta? O mente Salvini? E soprattutto: perché nascondere questo incontro?
C' è un altro fatto certo: Ballestra è orgogliosa della denuncia effettuata in Procura, rivendica di aver dato impulso alle indagini ed è riconoscente, nei confronti della Lega, per il supporto ricevuto: "Si sono resi disponibili a sostenerci. Cosa che nessun altro ha fatto".