Palazzi & potere
Avvenire-M5s, Tarquinio: dialogare non vuol dire sponsorizzare
Marco Tarquinio risponde ai lettori: non parlo a nome del mondo cattolico
"Dialogare che non vuol dire sponsorizzare, ma prendere sul serio. Tutti dovrebbero essere ben consapevoli del fatto non il direttore di 'Avvenire', ma la Chiesa italiana è attenta a tutte le forze politiche che si impegnano per il bene comune, con la riserva di valutarne di volta in volta le singole scelte. A me sembra il modo migliore secondo lo spirito del Concordato per cooperare a quel nobile fine, il bene comune, con i rappresentanti del popolo italiano. Personalmente e professionalmente non voglio fare di più e non mi sento di fare di meno". Così il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, risponde a tre lettere - di cui una firmata dal presidente dei deputati di Democrazia Solidale-Centro democratico, Lorenzo Dellai - che gli hanno chiesto chiarimenti sull'ampia intervista del quotidiano della Cei a Beppe Grillo e su quella concessa dallo stesso Tarquinio al Corriere della Sera in cui si parlava di sensibilità in comune con M5s. Tarquinio ribadisce "l'emersione via via più chiara di una vicinanza concreta su alcuni grandi temi e sulla distanza su altri temi altrettanto grandi tra la sensibilità di diverse parti dei mondi cattolici italiani e il Movimento 5 Stelle. Un dato di fatto su cui non tutti concordano, ma che è sotto gli occhi di chi vuol vedere e a cui ha dato in particolare voce il leader parlamentare dei pentastellati Luigi Di Maio. Vicini sui temi della povertà, del lavoro (festivo e no), della cura della casa comune e al tempo stesso distanti su vita nascente (aborto, utero in affitto) e fine vita (eutanasia omissiva o attiva)". Il direttore del quotidiano dei vescovi, però, chiarisce: "Non ho mai parlato a nome del mondo cattolico perché non lo faccio mai, e non solo perché non ne ho titolo (e già questo basterebbe!), ma perché non voglio farlo e non ritengo giusto farlo. Avvenire - fedele alla sua dichiarata ispirazione cattolica - è al servizio della libertà dei lettori. E il direttore di Avvenire è al servizio di questa causa, perché questo gli chiede l'Editore del giornale e non di impancarsi a portavoce (checché altri ne pensino) o a... grillo parlante". "So - sottolinea Tarquinio - che in ambito ecclesiale ci sono curiosità e attenzioni, ma forse ancora più perplessità e preoccupazioni nei confronti del M5S. E so che non tutti la pensano - oggi come ieri - come me sulla possibilità e la necessità di dialogare nella chiarezza con tutti: con i grillini, i democratici, gli azzurri, i leghisti, la destra, la sinistra...Dialogare che non vuol dire sponsorizzare, ma prendere sul serio".