Palazzi & potere
BANCHE, M5S: GOVERNO SI FACCIA RIDARE SOLDI DA ISTITUTI COINVOLTI IN TRUFFA
“Le grandi banche d’affari che da una parte ci chiedevano di cambiare la Costituzione in senso liberista, vedi JpMorgan, dall’altro ci truffavano con la manipolazione dell’euribor. Ora il governo, dopo quattro anni di silenzio, non può limitarsi a chiedere scusa per non aver fornito i dati in aula al M5S sui contratti siglati con questi istituti. E’ assurdo che si usi il pretesto degli impegni legati alla manovra correttiva. Dicono che risponderanno nel merito nei prossimi giorni. Vedremo”. Lo spiegano i deputati M5S che con Daniele Pesco e Alessio Villarosa hanno chiesto conto, attraverso una interpellanza, all’esecutivo circa il tema della truffa sui tassi operata dalle banche internazionali. “Prima Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland, Barclays e Société Générale sono stati multati dall’Antitrust Ue per 1,7 miliardi. Poi si sono aggiunte Hsbc, Crédit Agricole e, appunto, JpMorgan con altri 485 milioni di sanzione. Un fatto gravissimo su cui, troppo a lungo, si è mantenuta una segretezza ingiustificata, visto che ci vanno di mezzo i conti dello Stato e i mutui di 2 milioni e mezzo di italiani che potrebbero averci rimesso indebitamente circa 16 miliardi”, rincarano i portavoce Cinquestelle. “Il cartello che manipolava i tassi avrebbe meritato che a queste banche si togliesse la licenza di operare. Invece il governo ha continuato a sottoscrivere contratti derivati basati su euribor, il tasso di riferimento del mercato interbancario e dei mutui a tasso variabile, anche nel periodo dell’imbroglio, tra il 2005 e il 2008. La politica - insistono Pesco e Villarosa - continua evidentemente a ossequiare questi colossi della finanza perché sono anche i compratori privilegiati del nostro debito pubblico. Quindi ci tengono al guinzaglio”. “Inoltre, secondo noi, si tratta di contratti nulli perché la loro base è nulla, vista la truffa. Chiediamo dunque al governo di fare bene i conti e di agire nei confronti delle banche per farsi eventualmente ridare i soldi. Chi guida il Paese smetta di andare a braccetto con i ladri di democrazia che sono anche i ladri della nostra ricchezza”, chiudono i portavoce M5S.