Banche, parla l'ex capo di Unicredit Ghizzoni: "Nelle banche troppi ladri"
Nel libro dell' ex direttore del "Sole24Ore" Napoletano, Ghizzoni rivela: tanti hanno venduto in modo anomalo prodotti molto rischiosi per risparmiatori
Dall'ultimo libro di Roberto Napoletano «Il Cigno nero e il Cavaliere bianco» (La Nave di Teseo, pagine 528, 20 euro):
In quei terribili giorni segnati dalla lunga crisi, dove il coraggio della verità langue e finisce con il mordere la lingua di troppi, mi capita spesso (molto spesso) di avere dialoghi di questo tipo e non so quante guide pratiche per la famiglia ci inventiamo e, cosa che in editoria non avviene da tempo, abbiamo più di un esaurito in edicola. Ghizzoni si accalora, è la prima volta che mi capita di vederlo così, ma evidentemente vuole trasferire la delicatezza del momento vissuta in prima persona.
Aggiunge: «Non voglio giustificare nessuno, tanto meno i ladri che ci sono e vanno puniti in modo esemplare. Ma se le banche italiane hanno cominciato a vendere le obbligazioni in casa ai clienti, in modo anomalo, lo hanno fatto per necessità; bisogna prendere atto che ci fu nel novembre del 2011 un problema drammatico di proporzioni mai viste in termini di liquidità e che quel problema si è trascinato anche dopo, perché ha inciso sulla fiducia. Voglio essere ancora più chiaro: questa prassi è deprecabile, e la condanno, ma c'è chi lo ha fatto perché non aveva alternative e riteneva di poter ripagare. Alla fine, l'unico modo per fare provvista di lungo termine per questi è stato quello di utilizzare il canale retail. Se no nessuno ti dà niente».