Bomba Rotondi! Sui soldi ai parlamentari i renziani mi hanno chiesto aiuto!
Non volendo metterci la faccia (per gli evidenti danni d'immagine) cercano qualcuno che lo faccia al posto loro.
"Sono stato avvicinato da alcuni colleghi del Pd renziano, mi hanno chiesto di immolarmi e presentare un ricorso di poche righe per cancellare la clausola che finora ha impedito la restituzione dei contributi ai parlamentari". Lo sostiene il deputato di Forza Italia, Gianfranco Rotondi, fondatore di Rivoluzione cristiana, in una intervista a Repubblica. E aggiunge: "Io sono il più strenuo difensore della 'casta' e dei suoi legittimi diritti, lo sapevano, e anche per questo hanno chiesto a me. Sono poi disinteressato ai benefici in questione, essendo alla mia quinta legislatura. Ma ho detto no, grazie", "per un solo motivo: perché non voglio fare questo regalo a quei peones dei Cinque Stelle. Cinquantamila euro sarebbero stati un premio che non meritano. Sa quanti colleghi sono indebitati e col rosso in banca? Non ha idea...". E conclude: "Quella norma del regolamento è scritta così male, è talmente illegittima che basterebbe un ricorso all'organo interno della Camera, la Commissione per la Tutela giurisdizionale a maggioranza pd, perché venga accolto. Facendo scattare il rimborso dei contributi" ma "non trovano qualcuno disposto alla gogna mediatica pur di salvare i rimborsi ai colleghi e seguono un'altra via".