Carabinieri: "Niente intercettazioni sull'Arma sennò finiscono sui giornali"
Carabinieri, l'indagine sugli abusi nelle caserme dell' Arma
Il generale Saltalamacchia ai pm: "Avete visto cosa mi è successo nel caso Consip?"
"Parlai con il procuratore di Massa (Aldo Giubilaro, ndr) e gli dissi che io non ero assolutamente d'accordo con la procedura" di mettere le cimici nelle caserme e nelle auto dei carabinieri della Lunigiana, scrive il Fatto. Il 25 ottobre scorso, in Procura a Massa, è convocato come testimone il generale Emanuele Saltalamacchia (indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento nell' inchiesta Consip).
È vero che Saltalamacchia nel mezzo dell'indagine telefonò al procuratore di Massa mostrandosi contrario alle registrazioni ambientali richieste dai pm (che poi si sono rivelate decisive per l' inchiesta)? Saltalamacchia conferma: "Liberatori mi disse che il procuratore aveva intenzione di ambientalizzare la compagnia di Pontremoli, le stazioni di Aulla, Licciana Nardi e Albiano Magra era proprio sproporzionato". Saltalamacchia qui non è indagato, ma i pm vogliono capire perché fosse contrario alle cimici. E perché abbia parlato al telefono con il procuratore.
E il generale, continua il Fatto, comincia a parlare del caso Consip che lo vede indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto con l' ipotesi che abbia avuto un ruolo nella soffiata che consentì ai vertici della centrale acquisti pubblica di togliere le microspie dagli uffici: "Molto spesso i giornali riportano addirittura testi integrali di interrogatori e di atti secretati". C'è l' esempio concreto "quello che mi vede coinvolto in prima persona. Se dalla Procura di Napoli vanno a interrogare l' amministratore delegato di Consip, gli vanno a contestare il fatto che toglie le cimici dal suo ufficio perché qualcuno gliel' ha detto. Al di là del fatto che se io gliel' avessi detto gli avrei detto: 'Te lo dico, tiettele e usale a tuo consumo e piacimento', non certamente 'toglile'. Atto che viene redatto la sera e l' indomani mattina secretato, quattro persone presenti, sta sul giornale".