Consip, bufala o omissione? Svelato il giallo
Svelato il giallo sull'equivoco degli 007. Dalle carte emerge la debolezza dell'accusa sui pedinamenti dei Servizi, scrive il Fatto
Le carte visionate dal Fatto sull' inchiesta contro il Capitano Scafarto dimostrano che, per almeno uno dei due falsi contestati al Capitano del Noe, la tesi dell' accusa è debole. Scafarto è indagato per falso aggravato (oltre che per il grave errore su Renzi) perché avrebbe omesso dolosamente alcuni particolari nella sua informativa consegnata al pm Mario Palazzi. Tutti i giornali hanno veicolato la tesi dell' accusa contenuta nell' invito a comparire a Scafarto lasciando intendere che il capitano avesse truccato le carte per far credere che l' azione investigativa del Noe fosse osservata dai servizi segreti. Se si leggono le annotazioni del Noe si scopre invece che il presunto falso sull' uomo della Jeep è al massimo un' omissione.
I giornali hanno lapidato mediaticamente Scafarto perché sono stati indotti a pensare, per come era scritto l' invito a comparire, che Scafarto nella sua informativa ai pm romani avesse segnalato come sospetto proprio l' uomo della jeep. Invece Scafarto ha segnalato correttamente un' altra persona, anch'essa fotografata dai Carabinieri quel 19 ottobre, che passava annotando le targhe delle auto ma che non aveva nessuna Jeep.