Palazzi & potere
Conte-Mattarella, retroscena dal Quirinale
Conte-Mattarella, retroscena dal Quirinale
“A me il Quirinale chiese numeri veri e seri, mi auguro che non permetta questa operazione”. Così Matteo Salvini si è appellato al presidente Sergio Mattarella affinché la "farsa" dei costruttori-ex responsabili-ex trasformisti non favorisca la creazione di una nuova maggioranza di governo che sarebbe addirittura più debole di quella precedente. Già, ma purtroppo per Salvini, al Colle hanno già deciso tutto durante l'ultimo incontro con Conte: se il Premier riuscirà a raggiungere e superare anche se di pochissimo la maggioranza numerica richiesta, nessuno potrà avere più nulla da obiettare. E nessuno potrà bloccare la nascita del Conte Ter con i responsabili. D'altra parte "i numeri sono numeri" ragionano sull'asse palazzo Chigi-Quirinale. In poche parole, nel momento in cui c'è un "voto fiduciario" se si supera il numero richiesto anche solamente di un punto il Quirinale non potrà obiettare assolutamente nulla e non potrà certo fermare la nascita del nuovo esecutivo con i responsabili. Con buona pace di chi gridava al rischio "accozzaglia" e alla necessità di mettere in piedi un governo che non fosse solo una mera sommatoria di numeri. "Sarà una maggioranza debolissima" spiegano in Transatlantico ma una volta superato lo scoglio del voto (anche se di pochissimo) Mattarella non potrà più intervenire. Con buona pace di chi come Salvini continua a ripetere: "Mi rifiuto di pensare che gli italiani e Mattarella possano subire un governo Conte-Mastella-Tabacci".