Palazzi & potere
Coronavirus, Borrelli scontenta tutti. Ora la poltrona è a rischio
Governo, avviso ai naviganti del Pd: i tecnici da soli non bastano. E la poltrona di Borrelli, capo della protezione civile, è a rischio...
Ha iniziato 48 ore fa il segretario del Pd Nicola Zingaretti sulla scia dei "desiderata" del Colle: "Ora facciamo una cabina di regia per discutere della ripartenza. E dentro mettiamoci le migliori teste del Paese". Conte il giorno dopo ha dato il suo ok. Oggi lo ha seguito il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che in due colloqui con Repubblica e Corriere ha dato le linee per l'uscita dalla quarantena: più controlli, tracciamento col cellulare, distanziamento, ma insomma, si potrà lentamente ripartire. Sì perché dal governo sono un po' stufi delle politica affidata solo ai tecnici e agli scienziati.
"Se è per loro ci fanno uscire il prossimo anno. Non moriremo di Coronavirus, ma sicuramente di fame", dice un importante esponente della maggioranza. Per ora (ma soltanto per ora...) nessuno mette in discussione Borrelli e la protezione civile, anche se la sua uscita dell'altro giorno col diktat di far rimare gli italiani in casa fino al 12 maggio ha fatto sobbalzare più di un esponte del governo.
La prossima settimana si inizierà a discutere di come, lentamente, far ritornare ad una vita meno da reclusi gli italiani. E il 14 aprile, la data di scadenza dell'ultimo Dpcm, probabilmente si ricomincerà a far ripartire l'Italia.