Palazzi & potere
Csm, le 32 nomine che cambiano i poteri della giustizia

A Milano c'è aria di "nazareno". Come dice "radio Csm", Berlusconi in persona vuole evitare che la procura «finisca in mano a uno dei pm che hanno fatto Mani pulite, Greco in testa».
Giorni febbrili al Csm. In scena c' è il grande risiko delle nomine che entro poche settimane cambierà la guida e la gestione di importanti uffici, dalla Cassazione a procure notoriamente strategiche, Milano in testa. Dall' insediamento del vice presidente Giovanni Legnini si contano 136 capi uffici cambiati, tra cui 25 donne in posizioni di vertice, ma ne mancano ancora 124. Di questi una quarantina arrivano in scadenza proprio a partire dalla prossima settimana.
Corrono nomi famosi nella storia della magistratura. Le trattative tra le correnti, come sempre, sono frenetiche. Le scelte intrecciate perché le stesse toghe corrono per più di un ufficio. Due nodi dovranno essere sciolti prima degli altri - la procura di Milano e i 21 presidenti di sezione della Cassazione - per consentire il via libera ad altri uffici importanti, come Catania e Caltanissetta, Bologna e Catanzaro, Genova e Cagliari. Una partita strategica, scrive repubblica, si gioca ancora a Firenze, la città di Renzi, per la procura generale dopo quella per corte di appello e tribunale. E pure a Potenza, dov' è scoppiata la grana per l' ex ministro Guidi.