Palazzi & potere

Europa, Romano Prodi prima dov'era? Se ne accorge soltanto ora

Europa, i nazionalismi si rafforzano

"I nazionalismi si rafforzano in tutto il mondo, da est a ovest, non solo in Europa. Un desiderio di autorita' dilaga ovunque, dalle Filippine, al Pakistan, alla Cina. Per non parlare della Russia e della Turchia, fino ad arrivare all'Ungheria, al Brasile, agli Stati Uniti e all'Italia. E' necessario rinnovare la democrazia che deve essere piu' capace di agire rapidamente. E l'Europa fatica perche' questi cambiamenti sono globali". A dirlo, in un'intervista alla Nuova Sardegna, e' l'ex premier Romano Prodi. "La Brexit - spiega Prodi - e' certamente una perdita per l'Europa. Paradossalmente pero' si svolge in un modo cosi' drammatico e negativo per l'Inghilterra da agire come collante per l'Ue. Nessun paese, viste le difficolta' degli inglesi, incapaci di trovare un accordo unitario, vuole piu' uscire dall'Europa. Che al contrario si e' mostrata compatta nelle trattative con la Gran Bretagna. E l'economia britannica, dopo la Brexit, va molto peggio di quella europea. Anche per l'Unione - aggiunge - il momento e' difficile. Dopo gli entusiasmi legati alla nascita dell'euro e all'allargamento, dalla bocciatura della Costituzione europea e' iniziata la crisi. L'Europa ha smesso di prendere decisioni, di fare politica e il potere e' progressivamente passato dalla Commissione al Consiglio, dall'organo sovranazionale agli Stati nazionali. E cosi' a comandare sono i singoli paesi e non piu' la Ue". "Le affermazioni di Di Maio sul boom economico - sostiene quindi Prodi - mi hanno molto sorpreso perche' non capisco da dove vengano. Quanto ad aver "sconfitto la poverta'", semplicemente non e' vero, ma questo e' ovvio". A Strasburgo, osserva, "i 5 Stelle sono andati a cercare una alleanza, ma non so cosa faranno. Le alleanze si propongono e si costruiscono partendo da cosa si vuole fare, dal proprio programma. E quello che manca e' il programma". Sullo stato di salute del centrosinistra in Italia, afferma: "Mi auguro che il dibattito sia sui contenuti, sui programmi perche' con un dibattito centrato sulle persone non si va da nessuna parte". Infine, su Matteo Salvini: "L'uso delle divise mi ha colpito. Non va trascurato che Salvini indossa una divisa dello Stato. E lui cerca sempre di mettere in evidenza un indice di esposizione che io non amo. Di solito il governo e' una squadra. Qua invece c'e' un ministro dell'Interno che non fa solo il ministro dell'Interno, ma gioca a tutto campo, con una divisa al giorno".