Giustizialisti Vs Grillo: Movimento 5 Stelle partito invotabile
Anche per Micromega è stato superato il limite
Flores d' Arcais si ribella, scrive che ormai «il M5S è un movimento carico di ambiguità, contraddizioni, difetti e magagne: predica uno vale uno ma poi due vale più di tutti messi insieme (e uno dei due per merito dinastico)», con chiaro riferimento a Beppe Grillo e a Casaleggio junior, Davide. Quindi l' analisi si fa ancora più dura: «Se insiste nella contraddizione tra valori proclamati e azione politica, per il M5S l' implosione è inevitabile», scrive il Giornale. Ancora: «Il carattere democratico di un voto dipende dalla caratura della discussione, dalla sua ampiezza». Con Grillo mica funziona così, «se va bene si realizza un casting da show televisivo alla De Filippi».
C' è un post scriptum, il filosofo commenta anche il caso del capoluogo ligure. Sostiene: «Grillo è andato oltre. Ha annullato le comunarie di Genova, che si tenevano con un sistema complicato, magnificato da Grillo come il migliore e da prendere a modello, non appena il risultato si sia scostato da quello previsto (non ha vinto il suo preferito). A questo punto sarebbe il caso che il M5S ufficializzasse nel suo non-statuto che i candidati li sceglie Grillo, e così per ogni altra nomina.
Non sarebbe la tanto strombazzata democrazia-diretta-web, sarebbe almeno un' oncia di onestà».