Palazzi & potere
Governo, adesso la Lega perderà il Commissario europeo: Di Maio gode
Governo, adesso la Lega perderà il Commissario europeo: Di Maio gode
Adesso, scrive Dagospia, Matteo Salvini rischia di essere "respinto con perdite" da Bruxelles perchè a quanto Dagospia è in grado di rivelare il Movimento 5Stelle d'intesa con il Premier Conte ha deciso unilateralmente di rompere quel "patto tra gentiluomini" che vigeva sin dalla redazione del contratto ovvero dalla formazione del governo: chi vincerà le europee sceglierà il commissario.
Ebbene, per i 5Stelle (che a Strasburgo potrebbero ora decidere di entrare nel gruppo dei Liberali rinsaldando così ulteriormente il rapporto con il Pd) non è più così anche se ufficialmente non l'hanno ancora comunicato all'alleato leghista perchè preferiscono che siano i "fatti", dal caso rubli al cordone sanitario steso in Europa a far mollare la presa al capitano Salvini: "Di Maio è stato furbissimo" spiegano dal Movimento: "Eravamo i grandi sconfitti delle europee ma siamo rientrati in gioco alla grande mentre la Lega che ha trionfato alle elezioni resterà con un pugno di mosche in mano".
E pensare che Giorgetti, seppur all'inizio recalcitrante ci aveva ormai fatto la bocca tanto da accreditarsi oltretevere per la bisogna con tanto di incontri riservati nei giorni scorsi (definiti "intensi e proficui" da chi ha seguito il dossier) con il cardinale Angelo Bagnasco, Presidente del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa dal 2016.
Riprende dunque quota, in virtù del Dagoanticipato patto europeo Pd-5Stelle (Dagospia ne parlò prima di tutti) il nome di un tecnico e tra questi quello di Moavero Milanesi (ma non è l’unico nome che circola in queste ore) gradito soprattutto dalle parti del Quirinale e da tutto il Deep State nostrano.
E sono in molti ad aver notato l'alto gradimento ricevuto tra i grillini e la sinistra per il suo "piano sull'immigrazione" lanciato proprio nei giorni scorsi, nelle ore calde della ricerca dei voti per l'elezione della Von der Leyen. Insomma, la classica mossa del cavallo per isolare il Viminale e il suo leader di partito e sparigliare le carte. Tanto che l'attuale Ministro degli Esteri starebbe dialogando intensamente anche con la Francia di monsieur Macron. Ma non ditelo a Salvini.