I calcoli di Renzi sul referendum decisivi sulla crisi delle banche - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

I calcoli di Renzi sul referendum decisivi sulla crisi delle banche

I calcoli di Renzi sul referendum decisivi (fin troppo) sulla crisi delle banche. Palazzo Chigi ha fretta - Pressioni su Padoan per chiudere entro ottobre la vendita di Etruria & C. e l' aumento di capitale di Mps. Sullo sfondo gli interessi di Jp Morgan.

Gli esperti di comunicazione politica hanno convinto Matteo Renzi che l' onda emotiva del terremoto del 24 agosto esaurirà la sua spinta propulsiva sull' immagine del governo prima del referendum di novembre. Il voto sulla riforma della Costituzione tornerebbe nel tradizionale paesaggio della crisi economica e della sua manifestazione più acuta: la sofferenza delle banche.
Sono due le ferite che Renzi vorrebbe vedere rimarginate prima di novembre, scrive Giorgio Meletti sul Fatto: il Monte dei Paschi di Siena e le quattro banche salvate (per modo di dire) il 22 novembre scorso.
Questa esigenza politica sta pesando su tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni: i manager delle banche interessate, il ministero dell' Economia, la Banca d' Italia, la vigilanza Bce, fino al presidente del Fondo Atlante Alessandro Penati. Il risultato è una partita in cui tutti giocano a carte coperte con il destino di decine di migliaia di lavoratori delle banche e di migliaia di aziende che con quelle banche lavorano. Per non parlare del destino della stessa economia italiana in generale, appeso alla opaca e confusa gestione delle crisi bancarie.