Le banche e la strage dei bancari: nei piani industriali 22 mila uscite - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Le banche e la strage dei bancari: nei piani industriali 22 mila uscite

Le cifre dicono che in tre anni l'industria bancaria italiana ha perso 12 mila posti di lavoro, tra uscite volontarie e nuove assunzioni.


Quasi 1.700 gli sportelli tagliati (sono circa 7.000 le filiali cancellate rispetto alla fine del 2009).
Solo un assaggio di quello che affronterà il settore nei prossimi anni visto che, piani industriali alla mano, i principali gruppi bancari italiani hanno messo in cantiere tagli del personale per oltre 22 mila unità, secondo i dati elaborati dalla Fabi, con la consolazione di poco più di 4 mila assunzioni stimate. Un passo obbligato, dicono le banche, scrive il Messaggero. Perchè oltre a occuparsi dei paletti più o meno condivisibili imposti dall' Europa con un occhio alla congiuntura (tra rafforzamento del capitale e presidio della liquidità) gli istituti italiani vanno a caccia della redditività perduta. Un' impresa non facile lì dove alla crisi strutturale del sistema bancocentrico si è poi aggiunta la nota contingente dei tassi d' interesse praticamente a zero, una mannaia per i margini.


Senza contare che a non far quadrare i conti in banca, di questi tempi è anche l' avanzata di una tecnologia che non fa sconti. La disintermediazione bancaria e la migrazione di interi settori di business, sono qualcosa di esplosivo se sommati alle esigenze di ristrutturazione di banche ancora zavorrate dalle sofferenze.