Le trame di Bini Smaghi sulle piccole banche toscane
L' ex consigliere della Bce punta a mettere le mani sul nuovo polo del credito
Anno domini 2016. Al governo non c' è più Berlusconi ma Matteo Renzi cui Bini Smaghi - ai tempi della prima Leopolda - aveva versato anche un piccolo obolo di 50 euro. I due si conoscono da quando il premier era sindaco di Firenze.
Classe 1956, Bini Smaghi è nato nel capoluogo toscano dove oggi presiede la Fondazione Palazzo Strozzi.
Il fratello Bernardo da marzo 2015 è presidente di F2i, il primo fondo infrastrutturale italiano. La moglie, Veronica De Romanis, è economista e biografa di Angela Merkel nonché consigliera di Renzi a Palazzo Chigi.
Il cugino è Jacopo Mazzei, ex presidente dell' Ente Cr Firenze (Fondazione dell' omonima Cassa fiorentina controllata da Intesa), consuocero dell' ex numero uno dell' Eni Paolo Scaroni, amico nonché finanziatore di Renzi. Nei salotti fiorentini, scrive camilla conti sul giornale, ogni qual volta scatta il toto-candidato per le poltrone importanti, ecco spuntare Lorenzo nella rosa: c' è chi lo vedrebbe bene al Tesoro al posto di Pier Carlo Padoan, chi al posto di Ignazio Visco in Bankitalia.Del resto, l' ex Tommaso Moro delle banche è tornato al centro di operazioni strategiche per il rilancio del Paese. Société Générale, di cui è presidente, è uno degli advisor scelti da Bankitalia per trovare sul mercato i compratori dei quattro nuovi istituti (Etruria, CariChieti, Banca Marche e Carife) fatti risorgere con il decreto salva-banche.
Non solo. A primavera - probabilmente con l' assemblea dei soci dell' 8 aprile che deciderà sulla fusione con la Bcc di Pistoia e le Bcc dell' area pratese - Bini Smaghi diventerà presidente di ChiantiBanca, nata sulle ceneri del Credito Cooperativo Fiorentino di Denis Verdini, che punta a diventare il polo aggregante delle Bcc toscane. L' istituto può scegliere di non sottomettersi alla holding unica prevista dalla riforma sul credito cooperativo varata mercoledì sera dal Consiglio dei ministri.