Palazzi & potere
ll Tempo ha vinto, Dell' Utri può sperare

Il Tribunale anticipa al 13 luglio l' esame del caso dell' ex senatore Recluso a Rebibbia, per i medici è in condizioni gravi e incompatibili col carcere
«Il Tempo» ha vinto la sua battaglia per Marcello Dell' Utri. Il tribunale di sorveglianza ha infatti deciso di anticipare a giovedì 13 luglio l' esame delle condizioni di salute dell' ex senatore del Pdl, recluso a Rebibbia dal luglio 2014 e da tempo alle prese con una grave cardiopatia ischemica cronica che ne mette a repentaglio la vita poiché «non compatibile» con il regime carcerario secondo il medico del penitenziario romano.
L' allarme sulle condizioni di Dell' Utri, scrive il giornale diretto da Gian Marco Chiocci, era stato redatto lo scorso aprile e, sulla base di quel documento, gli avvocati dell' ex senatore condannato per concorso esterno in associazione mafiosa avevano presentato un'istanza di sospensione della pena per motivi di salute. Ciononostante, il tribunale di sorveglianza l' aveva momentaneamente rigettata decidendo di esaminare il caso solo il prossimo 21 settembre, a oltre cinque mesi dalla prima relazione medica.Una situazione incompatibile con i diritti umani, come sottolineato dal Garante dei detenuti nel Lazio Stefano Anastasia.
Così «Il Tempo» aveva deciso di lanciare una raccolta firme per chiedere che l' esame del caso di Dell' Utri fosse anticipato il più possibile. In meno di una settimana all' indirizzo mail firmaperdellutri@iltempo.it sono arrivate oltre mille sottoscrizioni per manifestare solidarietà all' ex senatore.
Molti nomi noti tra coloro che hanno aderito: dall' editore Paolo Berlusconi al presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, dai giornalisti Marcello Veneziani, Gianluigi Nuzzi e Giuliano Ferrara fino a insigni giuristi, dai politici più vicini a Dell'Utri - da Antonio Martino a Denis Verdini - fino a colleghi di sinistra come il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio.
Ma a colpire era stata soprattutto la partecipazione di tantissima gente comune, con adesioni spesso accompagnate da lunghi attestati di stima e di vicinanza nei confronti dell' ex senatore. In particolar modo, hanno sottolineato amici e colleghi di Dell' Utri, andava considerato che «davanti alla Corte di Giustizia di Strasburgo c' è un ricorso dell' ex senatore perché è stato colpito in modo retroattivo da quella che è una categoria giuridico e giurisprudenziale poi regolata dalla Cassazione e non da una legge».