Palazzi & potere
Luca Palamara, ricorso alla Corte Europea: magistratura italiana nel mirino
Luca Palamara, ricorso alla Corte Europea: magistratura italiana nel mirino
L'ex capo dei magistrati Luca Palamara presenterà ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo contro la sua radiazione dalla corporazione delle toghe, scrive Liberoquotidiano.it (https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/26489897/luca-palamara-corte-europea-magistratura-italiana-nel-mirino-obiettivo-essere-reintegrato.html). Gli auguriamo buona fortuna ma la mossa è disperata. Se nell'opera teatrale di Bertold Brecht esisteva un giudice a Berlino capace di dare ragione al contadino che sfidava l'imperatore, nella pantomima della democrazia che sono ormai le istituzioni europee pare improbabile che un reietto possa avere ragione su un sistema di potere che governa un Paese. La vicenda dell'ex presidente dell'Associazione Magistrati è presto riassunta. Intercettazioni telefoniche hanno dimostrato che egli non concepiva la sua carica come una missione volta a promuovere trasparenza, meritocrazia ed equità nella casta che decide le nostre sorti. Tutt' altro: usava il proprio potere e la propria influenza per piazzare toghe in posizioni chiave nelle Procure e nei Tribunali e pilotava le nomine del Csm, l'organo di autogoverno dei giudici, in base a criteri politici, clientelari, opportunistici. Una conversazione rubata ha anche dimostrato che i vertici della magistratura ritengono che Salvini sia innocente rispetto alle accuse di sequestro di persona per aver bloccato gli sbarchi di immigrati clandestini, ma che è stato incriminato lo stesso perché ritenuto un nemico politico, quindi in sostanza perché non è di sinistra. Anche questo non aiuterà Palamara a ottenere una riabilitazione della giustizia europea.